In via Fiume sono stati mandati in frantumi i vetri di una Jeep. Ancora un nuovo atto vandalico che costerà centinaia di euro al titolare del veicolo. Spesso a commettere questi atti di vandalismo sono i tossicodipendenti che gravitano nella zona di Ballarò, che per racimolare i pochi euro per avere acceso alle dosi di crack, sperano di raccogliere le monete abbandonate. “Siamo allo stremo – lamentano tanti residenti – lo ripetiamo da mesi, non possiamo andare avanti così. È un peso economico non indifferente, ciclicamente siamo costretti a mettere mano al portafoglio”.
Nella zona di via Torino, via Pavia e via Trieste, strade tra le più colpite dal fenomeno insieme alla via Fiume, da qualche tempo serpeggia l’idea di affidarsi alla sicurezza privata. “Sono oramai anni che questa situazione va avanti – attacca Antonio Nicolao, vice presidente della prima circoscrizione – e non ci sono vere iniziative come l’aumento della prevenzione da parte delle forze dell’ordine. A questo punto, nella prossima riunione del gruppo uniti per il quartiere, considerato che lo Stato non riesce ad assicurare la sicurezza chiesta e denunciata, proporrò di valutare la possibilità di una prevenzione svolta da privati”.