Sui 141 articoli del cosiddetto collegato alla legge di stabilità 2024 della Regione siciliana, sono cinque le norme impugnate ieri sera dal Consiglio dei ministri. Salve dunque tutte le altre norme, tra cui quella che prevede l’assunzione delle vittime di femminicidio, come aveva anticipato il presidente della Regione siciliana Renato Schifani durante il suo intervento di ieri in Assemblea regionale.
Impugnati l’articolo 49 che prevedeva un adeguamento delle rette sanitarie per i soggetti fragili; l’articolo 57 sull’aumento dei compensi per gli organismi delle società controllate; l’articolo 71 per gli extra budget alle strutture specialistiche accreditate al sistema sanitario regionale; il comma 2 dell’articolo 83 sugli oneri in campo alla Regione delle spese legali dei commissari straordinari e commissari liquidatori degli Ato; il comma 1 dell’articolo 138 sull’incremento dei limiti di spesa destinati al personale degli enti del sistema sanitario regionale.
Nelle scorse settimane già l‘impianto delle legge di stabilità aveva passato il vaglio del CdM.