Sono tante le novità in cantiere per la riforma del Codice della Strada. In questi giorni la Camera dei deputati ha approvato il disegno di legge: adesso la parola passa al Senato. Ma le nuove disposizioni sono davvero utili al sistema o sono un intervento di natura politica? In molti casi la fattispecie normativa esisteva già e si è proceduto soltanto a un incremento dell’impianto sanzionatorio.
Il disegno di legge interviene su alcuni dei temi più delicati per la sicurezza degli utenti della strada quali la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze psicotrope, eccesso di velocità, uso del telefonino, bici e monopattini.
Certo è che la Sicilia ha un forte bisogno di invertire la tendenza. Nel corso del 2022 si sono verificati 10.444 incidenti stradali. Ancora troppi, ma una sensibile riduzione si è avuta nel periodo 2010-2022 rispetto all’arco temporale 2001-2010 (-23,2% di morti e -19% di feriti), sintomo che le attuali regole sono state utili a raccogliere qualche frutto.
I LIMITI DI VELOCITA’
Attraverso un raffronto tra i più recenti dati disponibili, è possibile capire però che alcune di queste novità legislative non sono pienamente giustificate da una necessità di intervento. In Sicilia le morti a causa di incidenti stradali sono state 226 nel 2022, appena un’unità in più rispetto al 2021. La provincia con più morti è stata Catania (52), seguita a stretto giro da Palermo (50) e Messina (30). Le cause principali di questi tragici eventi sono riconducibili alla distrazione del conducente o all’alta velocità.
Tuttavia, proprio su quest’ultimo aspetto si riscontrano alcune carenze nel testo provvisorio della riforma. Mancano infatti regole mirate a ridurre la velocità massima su strade urbane o extraurbane. E più della metà degli incidenti mortali avviene proprio sulle arterie cittadine. Ma c’è di più: il governo nazionale sta anche pensando di imporre stringenti limiti alle singole amministrazioni comunali sulla possibilità di installare autovelox in città e di prevedere limiti di velocità inferiori ai 50 chilometri orari.
Recentemente a Palermo è stato però istituito il limite massimo di trenta chilometri orari in un tratto di Viale della Regione Siciliana, la circonvallazione cittadina, ed è in cantiere l’istituzione di una “zona 30” anche in via Archirafi, per la vicinanza dell’arteria stradale con uno dei poli universitari.
LA GUIDA IN STATO DI ALTERAZIONE
Nel nuovo Codice della Strada non si parla più di guida in stato di “alterazione psico-fisica”. Adesso, quindi, si commette reato attraverso la sola positività al test antidroga, seppur il conducente non risenta più di alcun effetto di queste sostanze, ma ne abbia fatto uso alcuni giorni prima e se ne rintracci la presenza nel sangue.
Anche in questo caso, i dati statistici, oltre che la logica scientifica, contrastano con la ratio legis. Secondo i dati forniti dalle Forze dell’ordine per il 2021, soltanto il 9% e il 3% degli incidenti è correlato all’uso, rispettivamente, di alcool o droghe. Inoltre, un reale contrasto alla guida in stato di alterazione psicofisica dovrebbe basarsi su test che indaghino la condizione presente del conducente, e non anche quella passata.
La nuova riforma punirebbe “ex post” chi ha consumato droghe “leggere”, dal momento che le tracce rimangono nel sangue anche a distanza di molte ore. Diversamente, non si potrà verificare ciò per gli alcolici a distanza di un eguale lasso temporale. Si determina così una disparità di trattamento, che segue l’orientamento politico del governo nazionale sul contrasto alle droghe piuttosto che l’obiettivo della sicurezza stradale.
MONOPATTINI ELETTRICI E USO DEL TELEFONINO
Una delle novità più discusse è quella dell’introduzione dell’Rca obbligatoria e del “targhino” anche per i monopattini elettrici. Negli ultimi anni la loro diffusione è stata sotto gli occhi di tutti. Nella sola città di Palermo sono tre gli operatori di sharing attualmente in servizio dopo la regolamentazione del mercato libero da parte del Comune. Ma nel 2023 erano quasi 2.000 i mezzi in circolazione. Centinaia di monopattini sono presenti anche a Catania e Messina.
Insieme ai mezzi, aumentano anche gli incidenti, e per questo il legislatore sta provando a tutelare gli utenti della strada attraverso l’introduzione dell’obbligo della polizza assicurativa, il divieto di circolazione su strade extraurbane e il limite di velocità pari a 50 chilometri orari.
La funzione repressiva della pena, piuttosto che quella preventiva, viene seguita anche nel caso dell’utilizzo del telefono alla guida. Da riconoscere però la correttezza della nuova regola, dal momento che più della metà degli incidenti alla guida, secondo i più recenti dati Istat sono avvenuti proprio per la distrazione di almeno uno dei conducenti.