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Sos al Demanio

Siracusa, multe Ztl: il Comune prova a rimediare alla beffa dei ricorsi persi

lunedì 1 Aprile 2024

Il Comune di Siracusa si prepara alla stagione turistica e in vista dell’estate c’è da sciogliere anche e soprattutto il rebus della beffa sui ricorsi nell’area della Ztl ad Ortigia, nella zona storica della città. Il 2023 ha lasciato in eredità quasi 27 mila verbali per violazioni sull’accesso alla zona al traffico limitato e lo spettro che incombe sulla casa municipale, in particolare, è quello dei ricorsi che vengono presentati dagli automobilisti. La si potrebbe considerare una prassi, in linea teorica, quella degli utenti multati che non ci stanno e che contestano la sanzione, se non fosse che su oltre 600 ricorsi che sono stati presentati, la maggior parte hanno visto soccombente proprio l’ente comunale. Da qui la volontà da parte della casa municipale, alla scadenza della concessione al privato, di poter disporre dell’area di Ortigia che viene interessata dalla presenza del parcheggio della Marina. Il Comune si ritrova, insomma, a fare i conti con una “pioggia” di ricorsi, quasi tutti persi, e a dover chiedere una mano al Demanio per porre rimedio a questa problematica.

La questione è stata posta al Comune di Siracusa in una interrogazione presentata dal capogruppo di Insieme, Ivan Scimonelli, in question-time in sede di Civico consesso. Nel dettaglio, circa 150 ricorsi persi presso il Giudice di Pace, un solo ricorso vinto dal Comune di Siracusa per sanzioni elevate per l’accesso irregolare alla Ztl di Ortigia nel 2023. Il dato emerge da un documento con cui il settore Mobilità e Trasporti ha risposto ad un’interrogazione con risposta scritta a Scimonelli. Le sanzioni elevate l’anno scorso sono state complessivamente 26.991. I ricorsi amministrativi presso la Prefettura sono stati, invece, 500 in totale (300 dei quali annullati parzialmente, con il recupero della sanzione amministrativa di 25 euro per ciascun ricorso, mentre gli altri 200 integralmente annullati). Da qui l’esigenza di rivedere qualcosa e farsi trovare pronti a creare le condizioni giuste sia per non vessare gli ospiti della città, sia poi per non rischiare di perdere i ricorsi. La svolta potrebbe passare da una modifica del piano di gestione dei varchi alla zona a traffico limitato.

Il punto nevralgico sul quale si concentrerà l’attenzione è il varco del Ponte Santa Lucia. Secondo quanto preannunciato dall’assessore Giuseppe Gibilisco ad occuparsi dell’argomento c’è un funzionario amministrativo al quale dovrebbe essere affiancato a breve un altro funzionario “al fine di garantire la costituzione in giudizio per i numerosi ricorsi in corso e per presenziare, con un funzionario in aula presso il Giudice di Pace per sostenere le ragioni dell’ente”. Per le cause in appello e in terzo grado, invece, l’Amministrazione è intenzionata ad affidare le cause ad uno studio specializzato in materia di Codice della Strada.

L’Amministrazione vuole anche rendere più chiara la comunicazione agli utenti, andando a potenziare gli attuali pannelli luminosi, così da renderli “maggiormente visibili”. Si andrà anche a determinare una stretta in termini di controlli mediante l’aumento delle telecamere e quindi del sistema di videosorveglianza che, attraverso “l’occhio elettronico”, consente di monitorare lo stato delle cose nelle aree dove si trovano gli ingressi alla zona al traffico limitato. Una larga parte dei ricorsi che si sono verificati lo scorso anno, nella stagione turistica, è scaturita da problematiche che hanno interessato proprio gli ingressi ed è qui che si concentrerà l’attenzione del Comune, nel tentativo di porre rimedio.

I ricorrenti hanno motivato la propria opposizione alla sanzione asserendo che avevano la volontà di posteggiare presso il parcheggio a pagamento della Marina “ricadente in area demaniale che, al momento dell’accesso, mostrava la disponibilità di posti auto”. Il consigliere ha poi posto l’attenzione sul fatto che “nonostante il display indicasse la disponibilità di posti all’interno del parcheggio privato, una volta raggiunto, tale disponibilità era venuta meno”. E, vista l’impossibilità sin qui di accertare tale circostanza, il Comune si è trovato a perdere i ricorsi e a doversi fare carico della beffa ulteriore di dover pagare anche “le spese di giudizio e le spese degli onorari di difesa dei ricorrenti”. Il Comune ha, quindi, chiesto all’Assessorato al Territorio e Ambiente-sezione Demanio, il rilascio delle concessioni sulle aree in questione, “per motivi di interesse pubblico legato alle esigenze di mobilità nel centro storico al fine di destinarle ad aree di sgombero oppure di sosta per i residenti di Ortigia”. Le concessioni attuali, a quanto risulta, andrebbero in scadenza alla fine di quest’anno. Da qui la volontà del Comune di intervenire sul problema e cercare di abbattere il numero, esorbitante, di ricorsi che sono stati presentati contro l’ente e nei quali molto spesso è prevalsa, in sede di giudizio, l’istanza del ricorrente.

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