Ci sono delle storie che non hanno date, ma vanno sempre raccontate per favorire l’emulazione: questa che vi raccontiamo ha un dolcissimo lieto fine, che fa sperare nella bontà del genere umano. Il protagonista è un piccolo chihuahua, abbandonato a Palermo, nel Parco della Favorita, vicino a Viale Ercole, che ha avuto la bellissima sorte di incontrare i suoi salvatori in dei poliziotti della Squadra a Cavallo, che lo hanno chiamato Ercolino, per il nome della strada in cui l’hanno trovato e perché ha reagito con grande coraggio alla vista dei cavalli, per lui dei veri giganti. In nome omen e, infatti, come il semidio, il nostro pelosetto, ha dovuto sostenere tante prove. Adesso, però, ha una nuova casa e una nuova famiglia e gli auguriamo una vita piena di coccole e affetto.
Curiosità sui chihuahua
Il Chihuahua è la razza di cane più piccola al mondo e, molto probabilmente, anche la più antica. Pur prendendo il nome da una regione del Messico settentrionale, viene fatto risalire all’epoca degli Aztechi. Secondo alcune leggende, la caratteristica conformazione del suo cranio, con la fontanella parietale, gli avrebbe permesso di comunicare direttamente con le divinità. Nonostante le piccolissime dimensioni ha un carattere solido, cerca di imporsi, ed è molto coraggioso, Ercolino docet. Ama stare in braccio e risente degli umori delle case in cui abita e di cui diventa il padrone assoluto. Manifesta nervosismo, eccitazione o paura, abbaiando insistentemente e tremando. Voi dovete mantenervi calmi e non rassicurarli sennò gli confermerete che le sue preoccupazioni hanno ragion d’essere. Non è aggressivo, ma ha un istinto da cane da guardia. Fa il suo ingresso in Europa alla fine del XIX secolo, raggiungendo subito una grandissima popolarità come cane da compagnia tanto che, oggi, è tra le razze più allevate al mondo. È un cane molto intelligente e dotato di una memoria eccellente, due qualità che lo rendono facile da addestrare. Attenzione ai bimbi che, vedendolo così piccolo, potrebbero considerarlo come un giocattolo.
La foto è tratta dalla pagina Facebook della Questura di Palermo