La giunta comunale di Palermo, presieduta dal sindaco Roberto Lagalla, ha approvato la delibera che integra il piano urbano della mobilità sostenibile (Pums). La modifica era stata richiesta nell’agosto del 2022 dalla presidenza del Consiglio comunale per sincronizzare il piano alle nuove strategie di mobilità dell’amministrazione che aveva ridefinito le priorità di realizzazione della rete tranviaria (tratte C e B e porzione di A da Croce Rossa a piazza Alberigo Gentili e tratte E1 ed F in funzione delle disponibilità finanziarie) e delle piste ciclabili (nuove per 80 km).
Il Pums prevede venti parcheggi e consente di diminuire il traffico delle auto all’interno dell’area cittadina a favore del mezzo pubblico. Alcuni parcheggi sono già esistenti, altri verranno realizzati anche con l’intervento dei privati. Sei sono aree di interscambio esterno lungo la Circonvallazione per 5.860 posti complessivi (Sferracavallo, Francia, Giotto, Emiri, Basile, Forum). Sette parcheggi intermodali, per 1.918 posti, sono vicini all’anello ferroviario (Porto, Sanpolo, Croci, Boiardo, Unità d’Italia, Don Bosco e De Gasperi). Sette aree sono al servizio della Ztl per 2.655 posti totali (Foro Italico, Molo Trapezoidale, Ungheria, Vittorio Emanuele Orlando, Imera, Policivico, Giulio Cesare).
“Si tratta di un piano che fornisce la necessaria coerenza al sistema dei parcheggi – dichiarano il sindaco Roberto Lagalla e l’assessore alla mobilità sostenibile, Maurizio Carta – in modo da incrementare le opportunità offerte ai cittadini e ai turisti di poter lasciare l’automobile e trovare un’adeguata opzione di trasporto pubblico”. Sarà la Città Metropolitana a definire infine il Pums metropolitano.
“Esprimo il mio apprezzamento, in attesa dell’approvazione del Pums della città metropolitana di Palermo, per le attività intraprese nel contesto cittadino dal comune di Palermo rispetto al piano della mobilità, al cui sviluppo l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Palermo ha dato il suo contributo di idee” .
Lo ha detto il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Palermo, Vincenzo Di Dio, che ha aggiunto: ”Palermo per essere una città europea non può assolutamente prescindere dalla
mobilità collettiva e deve puntare sulla mobilità dolce. Le piste ciclabili rappresentano, infatti, delle infrastrutture importanti che hanno anche il merito e il vantaggio di invogliare il cittadino all’utilizzo della bicicletta, mezzo imprescindibile di trasporto in una città dal traffico intenso e con una temperatura mite quasi tutto l’anno come Palermo e il cui utilizzo, purtroppo, non è entrato ancora del tutto nella cultura dei palermitani“.