Andare oltre ai tradizionali dati finanziari descrivendo le performance aziendali anche in termini ambientali, sociali ed etici. In questo consiste, per farla semplice, il bilancio di sostenibilità delle strutture societarie che, pur non essendo un obbligo di legge, per le imprese che decidono di adottarlo, è un modo per dimostrare trasparenza e responsabilità verso l’ambiente, la società e il futuro delle nuove generazioni.
Di questo si parlerà il prossimo 15 aprile a partire dalle ore 10 durante il convegno dal titolo “Bilancio di sostenibilità tra obbligatorietà e opportunità per le imprese” organizzato dall’Unione Industriali di Confcommercio Palermo che si svolgerà presso la locale Camera di Commercio. A fare gli onori di casa il presidente dell’Unione Industriali di Confcommercio Palermo e patron dell’iniziativa, Antonio Lo Coco ai vertici della Blu Ocean srl di Casteldaccia.
Dopo i saluti di Patrizia Di Dio, presidente regionale di Confcommercio Palermo e vicepresidente nazionale con delega alla legalità, gli interventi di Marcantonio Ruisi, ordinario all’Università di Palermo di “Strategie e politiche aziendali“, Salvatore Cincimino, associato ad Unipa di “Programmazione e controllo“, Marco Lo Coco, direttore generale di Blu Ocean srl, Roberto Cassata, responsabile territoriale development Sicilia di Unicredit e per finire di Salvatore Tomaselli, associato presso l’ateneo palermitano di “Family business“.
“In un’epoca in cui la consapevolezza ambientale è in aumento – afferma Antonio Lo Coco – il bilancio di sostenibilità è diventato una pietra angolare per le imprese moderne. È lo strumento essenziale per guidare le aziende verso un futuro più sostenibile“.
Grazie a questo strumento, infatti, attraverso indicatori come le emissioni di carbonio, il coinvolgimento delle comunità locali e le pratiche di governance, le imprese dimostrano il loro impegno verso la sostenibilità. Questo non solo migliora la reputazione aziendale, ma porta anche benefici tangibili come l’efficienza operativa, la fiducia dei consumatori e l’accesso a nuovi mercati.