Si è tenuto, nella sede dell’Ingv di Roma, l’incontro tra l’assessore regionale al Territorio ambiente Elena Pagana e il presidente dell’Istituto Carlo Doglioni per intensificare e pianificare i rapporti di collaborazione con protocolli e accordi che possano rendere ancora più snella ed efficace la sinergia tra i due enti.
Una collaborazione di natura tecnica, operativa, scientifica e istituzionale rivolta anche alla prevenzione attraverso lo studio e la determinazione delle cause dei fenomeni calamitosi, l’identificazione degli scenari di pericolosità e l’individuazione delle zone del territorio soggette ai diversi rischi (idrogeologico, idraulico, sismico, vulcanologico, incendi boschivi) che si avvale dell’esperienza di elevato valore scientifico e tecnologico dell’ Ingv.
“Siamo qui per avviare nuove forme di collaborazione. – sottolinea l’assessore Pagana – Queste già esistono sul nostro territorio. Penso alla sede di Palermo e alle attività che vengono effettuate, ma anche alla straordinaria presenza nell’arcipelago delle isole Eolie o quella in provincia di Catania, con l’osservatorio vulcanologico, e le sue stazioni che grazie all’Ingv rendono l’Etna uno dei vulcani attivi più monitorati al mondo“.
“La collaborazione con l’assessorato territorio e ambiente della Regione Siciliana e Ingv è veramente strategica per noi – dichiara Carlo Doglioni presidente dell’Ingv – le nostre tecniche possono caratterizzare tutto il territorio siciliano per una sicurezza ambientale sostenibile nei vari scenari, marino, costiero, e in particolare tutta la zona etnea dove le problematiche sono di vario tipo ma c’è anche un grandissimo tesoro dal punto di vista ambientale“.