Un nuovo tentativo per voltare pagina, dopo l’ultimo exploit dell’alleanza Pd-M5s andata in frantumi a Roma e in Sicilia, è ancora possibile?
Nell’Isola c’è chi auspica una intesa, seppur in maniera differente dal passato, e l’occasione è data proprio dalle prossime amministrative. Eppure i momenti di tensione non sono mancati e neanche le ricuciture dei pontieri
Le dichiarazioni del coordinatore regionale del M5s Nuccio Di Paola fanno intendere che un margine di possibilità c’è, ma allo stesso tempo le stesse hanno suscitato non poche polemiche tra i dem di Sala d’Ercole rispetto alla totale assenza di appoggio politico del Pd, in alcuni comuni come quello di Caltanissetta, lamentata dal deputato grillino (CLICCA QUI).
In serata lo stesso Di Paola ieri ha dovuto fare gli straordinari parlando anche del “modello Gela” CLICCA QUI
La questione delle Europee è sicuramente slegata dalle dinamiche regionali e locali. Tuttavia, il punto da capire è il seguente: se uniti, Pd e M5s possono essere competitivi rispetto al centrodestra? E in Sicilia con quali prospettive può decollare il “campo largo”?
Gli accordi presi in Sardegna non vanno certamente interpretati come la firma al definitivo sodalizio “giallorosso” in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Semmai, il risultato della candidata del M5s Alessandra Todde può essere di buon auspicio per le amministrative abruzzesi alle porte e potrebbe dare nuova una ulteriore spinta per chiudere le partite ancora aperte in Basilicata, Piemonte e Umbria. In tutte e quattro le Regioni l’intesa manca. E la parola d’ordine resta “prudenza”.
L’alleanza tra partiti della coalizione di centrosinistra troverà una nuova strada per dopo la formazione del nuovo parlamento europeo portare avanti una compagine di governance che mettano all’angolo le forze nazionaliste e di centrodestra. Questa è la prima impostazione da dare. Poi, a livello regionale, il Pd siciliano ha portato avanti una idea di coalizione coordinata delle opposizioni “rispetto a quella portata avanti dalla maggioranza e dal governo Schifani, ancora fermo con le riforme”, ha dichiarato Mario Giambona vicepresidente del Partito democratico all’Ars.
“Le affermazioni di Di Paola, ci stupiscono – ha aggiunto Giambona -. L’esempio della Sardegna uno per tutti: lì il Pd ha sostenuto una candidata del M5s”.
Le contraddizioni, invece, si stanno verificando in Puglia e in Piemonte dove i grillini stanno facendo un passo indietro rispetto all’ipotesi di una coalizione e quindi di un governo comune. Per quanto riguarda gli appoggi all’interno delle amministrazioni locali, ogni territorio ha le sue particolarità e la partita tra le forze politiche è decisa dalle singole comunità.