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Per la prima puntata del nuovo anno, la numero 138, Bar Sicilia vi porta a Monreale. Insieme al direttore responsabile de ilSicilia.it Manlio Melluso e del direttore editoriale Maurizio Scaglione sono intervenuti il sindaco Alberto Arcidiacono, l’Arcivescovo, Monsignor Michele Pennisi, e il presidente del consiglio comunale Marco Intravaia.
Il Sindaco Alberto Arcidiacono ha aperto parlando del rilancio della città in questo periodo segnato dalla pandemia: “È chiaro che la ripresa di una città, soprattutto una città come Monreale, passa attraverso il rilancio del turismo, perché questa alla fine è la vera fonte di economia: un milione di visitatori l’anno, che purtroppo sono venuti meno per il fattore pandemico. È chiaro – ha detto Arcidiacono – che adesso dobbiamo essere bravi nel promuovere Monreale che è ormai nota in tutto il mondo, grazie alla Basilica-Cattedrale e non solo. dobbiamo davvero tentare di ricreare quelle condizioni che portano il turista non soltanto a visitare la nostra città ma a fare esperienza di vita: bisogna portare il turista a rimanere a permanere proprio per godere le nostre bellezze architettoniche, ma dobbiamo anche far conoscere il tessuto sociale territoriale e produttivo e questo è fondamentale per la ripresa di tutte quelle attività che oggi rappresentano il tessuto economico della nostra città“.
Monsignor Michele Pennisi ha dedicato il suo primo intervento alla cura spirituale della comunità monrealese: “Bisogna ripartire dalla speranza – ha esordito – Quest’anno appena iniziato può essere un anno di speranza, sia grazie ai nuovi vaccini ma anche per gli studenti, gli insegnanti che continuano a frequentare le nostra Chiesa. È importante che la speranza sia condivisa. E’ stato un periodo in cui ha dominato l’incertezza del futuro, addirittura il sospetto nei confronti dell’altro visto come un possibile untore. Invece è importante riprendere le relazioni, pur nella sicurezza che ci deve essere. In questo senso la nostra Diocesi sta provvedendo a organizzare una serie di attività. Quest’anno sarà un anno dedicato alla famiglia, a San Giuseppe e ci saranno tante importanti iniziative”.
Marco Intravaia ha voluto sottolineare alcuni punti di ripresa dell’azione amministrativa che si sono registrati dall’insediamento della nuova amministrazione comunale: “E’ stato un anno molto difficile a causa del Covid, le amministrazioni comunali hanno dovuto accantonare una serie di lavori e di progetti già iniziati per occuparsi interamente dell’emergenza sanitaria – è stata la sua premessa -. Monreale, che noi con questa nuova amministrazione guidiamo da un anno e mezzo, era in una condizione economica disastrosa, era un comune in dissesto finanziario, per cui non era semplice progettare e immaginare di realizzare soprattutto nuove infrastrutture. In un solo anno e mezzo abbiamo invertito la rotta: abbiamo ottenuto quasi 25 milioni di euro di finanziamenti regionali per concludere una serie di progetti già avviati o per iniziarne di nuovi. Nonostante l’emergenza sanitaria gli uffici non hanno mai smesso di lavorare e di presentare progetti. Così come dice sempre il Presidente della Regione, l’unica cosa che non manca sono i soldi, quello che manca invece sono i progetti, e Monreale si è davvero messa di impegno e ha iniziato a sfornare una serie di progetti che fortunatamente sono stati quasi tutti finanziati“.
Un altro punto su cui si è concentrato il sindaco Alberto Arcidiacono è stata la collaborazione con la Diocesi nella gestione del patrimonio culturale della città: “C’è un rapporto di splendida collaborazione con Monsignor Pennisi, persona di grande alacrità che ha sempre spinto la comunità verso l’eccellenza, e ovviamente ne siamo non solo felici ma ampiamente soddisfatti – ha sottolineato il primo cittadino – Abbiamo tentato di portare avanti gli interessi di una comunità cercando di renderla sempre più matura, più responsabile. Abbiamo avuto la possibilità di organizzare anche una serie di eventi all’interno della Basilica Cattedrale, e questo proprio grazie al profondo rapporto di stima tra le due amministrazioni. C’è stata la possibilità di organizzare la Settimana di Musica Sacra. Abbiamo dato grande dimostrazione che quando si collabora e lo si fa per spirito di servizio nei confronti della della città che si amministra gli effetti sono immediati”.
Un grande impegno la Diocesi lo sta dimostrando per dare aiuto e assistenza ai poveri, vecchi e nuovi, che a causa del Covid vivono momenti ancora più difficili che in passato, anche quando magari si dovrebbe trattare di eventi lieti. Monsignor Pennisi ha raccontato un episodio che lo ha visto protagonista in questo senso: “Si è presentato un uomo per chiedere un aiuto economico con la sua compagna e i figli – ha ripercorso – Poi, parlando con queste persone, abbiamo capito che padre e madre non si erano sposati e le figlie non avevano ricevuto i Sacramenti perché non avevo i soldi. Allora gli ho detto: non vi preoccupate, faremo tutto gratis, sia il battesimo delle bambine che il matrimonio, che celebrerò io. Non solo, le suore del Boccone del povero hanno offerto loro anche la festa e una cena. Una cosa molto importante, ispirata dall’attenzione che noi come Chiesa, ma anche in collaborazione con l’amministrazione comunale, abbiamo per le persone che in questo momento si trovano in difficoltà”.
Una battuta sulla ripresa economica della città l’ha dedicata Marco Intravaia: “La sfida più grande, dopo l’emergenza sanitaria, è quella di affrontare quella economica. Un intervento importante, sia da parte dello Stato che della Regione Siciliana, c’è già stato nel corso del primo lockdown – ha premesso – Chiaramente non è stato e non è sufficiente per uscire da questa crisi. Non è semplice, dobbiamo tutti assieme rimboccarci le maniche e impegnarci. Per quanto riguarda Monreale: il nostro territorio è stato gravemente colpito da un punto di vista economico, l’amministrazione comunale, assieme all’Arcidiocesi e con l’aiuto di altre istituzioni è riuscita a fronteggiare questa crisi, a garantire un sostegno agli imprenditori e alle famiglie che hanno avuto tanto bisogno. Bisogna ripartire dal turismo. Monreale era abituata ospitare circa un milione di turisti all’anno, quest’anno non siamo arrivati neppure a 100.000. La speranza è che il prossimo anno possa essere migliore da questo punto di vista, che il turismo, che certamente riprenderà, possa ripristinare quel boom economico che abbiamo potuto riscontrare un anno e mezzo fa. Questo aiuterà molto a rilanciare il tessuto economico del nostro territorio. Ci impegneremo a fare altro, sempre nel settore del turismo, dei beni culturali e dell’organizzazione eventi. Abbiamo avuto la fortuna di ospitare la partenza del Giro d’Italia che ha dato a Monreale grande visibilità; abbiamo ospitato quest’anno in grande stile la 62esima edizione della Settimana di musica Sacra e questo chiaramente portano soltanto visibilità, non soltanto visitatori. Ma porta anche denaro – conclude Intravaia – lascia sul territorio delle risorse economiche che aiutano i nostri imprenditori”.