Sono iniziate stamattina le procedure di notifica dell’ordinanza del sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna, ai residenti degli alloggi popolari, per sgomberare i lotti 12, 13 14 di piazzale Italia, a rischio crolli.
Le palazzine versano in condizioni di criticità statica, come dimostrano numerosi sopralluoghi dei tecnici dello stesso Iacp di Ragusa, dell’ufficio tecnico di Pozzallo e del Genio Civile. All’incontro a Palazzo del Governo, convocato dal prefetto Giuseppe Ranieri, hanno preso il sindaco Roberto Ammatuna, alcuni deputati, forze dell’ordine, della Protezione civile.
“Preso atto dell’esigenza di dare immediata esecuzione all’ordinanza sindacale di sgombero,- si legge nella nota diffusa dalla Prefettura– al fine di tutelare incolumità e l’integrità fisica dei residenti è stata assicurata la necessità di procedere sollecitamente a un censimento delle strutture pubbliche e private presenti nel circondario per garantire una sistemazione alternativa decorosa ai residenti, aventi diritto, delle porzioni immobiliari dei lotti Iacp in precarie condizioni statiche“.
Gli esponenti politici presenti alla riunione, prosegue la nota, “hanno garantito che nelle prossime ore sottoporranno la questione per le connesse coperture finanziarie ai competenti organi regionali affinché possano essere garantite le operazioni di sgombero e di contestuale idonea sistemazione alloggiativa“.
Il sindaco, Roberto Ammatuna, cerca ora una soluzione possibile per dare una sistemazione abitativa. “Questa sera incontrerò il vescovo di Noto, monsignor Salvatore Rumeo – spiega il primo cittadino – per chiedere se la Curia può intervenire per dare degli alloggi temporanei a queste famiglie. Faremo un sopralluogo anche nella zona Asi che rientra nel territorio di Pozzallo. Ma, come si sa, Pozzallo ha un territorio piccolo, che non vede altre strutture. Tutti i villaggi vacanze della zona si trovano in territorio di Ispica, Scicli, Modica, nessuno è in territorio di Pozzallo e il sindaco non può fare nessuna ordinanza per utilizzare alcuni alloggi. Lo si potrebbe fare solo con un’ordinanza regionale di protezione civile che consenta di intervenire e di trovare delle soluzioni. Non esiste nessuna soluzione per queste famiglie, ma si può far si che esse vengano distribuite in varie strutture. Ma questo non è nei poteri del sindaco, serve l’intervento della Regione siciliana“.