Montano le perplessità sull’impatto paesaggistico dei cantieri per il futuro raddoppio ferroviario a Taormina, dove il progetto prevede la realizzazione della linea ad alta capacità con due nuove stazioni. Su questo iter ha espresso le sue preoccupazioni l’Associazione Patrimonio Sicilia, attraverso il vicepresidente Piero Arrigo.
“Vedendo lo stato di avanzamento dei cantieri e quindi anche l’impatto delle attività avviate dalle Ferrovie dello Stato nell’ambito del territorio comunale – spiega l’arch. Arrigo – viene inevitabile chiedersi, intanto, se fosse necessario sconvolgere e diserbare un’intera vallata per l’assetto di quella che sarà la futura ferrovia. In questo caso specifico, tra l’altro, ci era stato detto altro: ma la linea ferroviaria non sarebbe dovuta transitare in quel punto interamente in galleria? Occorre fare chiarezza su questo ed altri aspetti che riguardano ciò che avverrà da qui ai prossimi anni a Taormina”. Arrigo pone, così, l’attenzione sulle incertezze e le apprensioni su quello che sarà effettivamente l’impatto delle opere avviate nel territorio comunale per il raddoppio Rfi, dove da più parti si tema che possa essere stravolto il paesaggio.
“Ho consegnato al Comune una relazione tecnica che riporta due soluzioni valide per la Stazione ferroviaria in galleria , costosa, inutile e che crea problemi di fattibilità anche al parcheggio Lumbi – continua Arrigo -. La prima soluzione è quella di spostare la stazione nella fiumara Leto o immediatamente a cavallo tra Letojanni e Taormina collegandola con un rapporto diretto mediante galleria stradale al casello o nella fiumara Sant’Antonio. In questo modo si risolverebbe anche il problema del serpentone dei pendolari del mare . La seconda soluzione , forse anche più interessante, potrebbe essere il passaggio di grado della stazione Feo Coniglio in stazione principale collegandola con un rapporto veloce in galleria sotto Mastrissa a Sirina. In questo caso si avrebbero pure ben 3 vantaggi. Bisogna puntare sull’opportunità di bypassare la Via Umberto (SS114) di Giardini Naxos, che già in questa fase è stata spesso una bolgia, inoltre si potrebbe avere il collegamento autostrada-ospedale San Vincenzo, ed il collegamento veloce Trappitello Taormina”.
L’infrastruttura, le cui attività di cantiere, come detto, sono già scattate da alcuni mesi, prevede due nuove stazioni ferroviarie in città, una ai piedi del centro storico di Taormina, e l’altra a Trappitello. Motivo principale del contendere è il Lumbi ma c’è una lunga serie di altre criticità che, secondo l’Amministrazione (e come condiviso anche dall’opposizione quando è stata revocata la delibera del 2021), rischierebbero in assenza di una soluzione risolutiva di determinare gravi disagi in città. In particolare, al momento non sarebbe stato previsto il collegamento tra la nuova futura stazione di Taormina ed il centro storico, inoltre si rischierebbe la chiusura per un lungo periodo del Lumbi, e non verrebbero previste delle misure atte a scongiurare il caos veicolare a Trappitello, lungo la SS185 (Via Francavilla). Inoltre, è stato richiesto al Comune di Taormina di trasferire altrove la stazione rifiuti sinora localizzata in contrada Sant’Antonio ma occorre prima individuare un’area alternativa. Ed ancora: si prevedono una serie di attività di cantiere che renderebbero, secondo il Comune, insostenibile la situazione in Via Garipoli. Inoltre si teme che le opere possano portare via alcuni posti auto rispetto all’attuale disponibilità del parcheggio Lumbi. L’Amministrazione del sindaco Cateno De Luca e la dirigenza di Rfi hanno avviato un tavolo tecnico per cercare di risolvere le varie problematiche e un primo incontro si è già svolto nei giorni scorsi al Palazzo dei Giurati.