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Il braccio di ferro

Casa del Cinema, lo scontro tra Comune di Taormina e TaoArte finisce in tribunale

lunedì 4 Marzo 2024
casa del cinema Taormina arte

Altro contenzioso in vista per il Comune di Taormina, stavolta con TaoArte e la Regione Siciliana. Finirà, infatti, nelle aule di tribunale la vicenda dell’ex pretura, la Casa del Cinerma, sede concessa a suo tempo dalla casa municipale a Fondazione Taormina Arte e sulla quale lo scorso anno è arrivata la relativa revoca da parte dell’Amministrazione del sindaco Cateno De Luca.

Sull’immobile di Corso Umberto è in atto ormai da tempo un braccio di ferro tra Taormina Arte e il Comune. Nel 2023 il Comune è fuoriuscito dalla Fondazione e contestualmente si è ripreso il bene, togliendolo alla disponibilità di TaoArte, al quale il bene era stato conferito anni fa nella fase costitutiva della Fondazione. Nel frattempo, TaoArte ha tenuto le chiavi dell’edificio, e d’altronde c’era anche in corso una programmazione artistica in corso e le parti hanno deciso in quel momento di dare vita ad una sostanziale “tregua” sino alla conclusione delle attività previste lo scorso anno. Adesso, però, si alza la tensione e lo scontro si è avviato verso il tribunale.

TaoArte si è opposta alle decisioni del Comune, la Regione Siciliana, ora unico socio della Fondazione si è affidata ad un legale per questa vicenda. La corrispondenza tra le parti non è servita a trovare una mediazione o comunque un punto di convergenza. La Giunta taorminese, a questo punto, ha dato a sua volta incarico ad un legale di sua fiducia. “C’è la necessità di conseguire la piena disponibilità in campo all’ente del bene di proprietà del Comune di Taormina – ha spiegato il vicesindaco e assessore al Patrimonio, Giuseppe Sterrantino – e per tale motivo si è decido si conferire in Giunta un incarico legale finalizzato ad ottenerne il rilascio, considerato che le reiterate diffide al detentore dello stesso non hanno avuto esito positivo”. La Giunta De Luca ha incaricato l’avvocato Davide La Rosa e punta ad ottenere le chiavi dell’ex pretura.

La “goccia che ha fatto traboccare il vaso” sarebbe stata, in sostanza, una nota inviata dal segretario generale del Comune di Taormina, Giuseppe Bartorilla, avente ad oggetto la “risoluzione del contratto di comodato d’uso dell’immobile” e “restituzione delle chiavi”, in riscontro ad una nota del 12 febbraio 2024. TaoArte aveva addotto, infatti, le sue spiegazioni. Tuttavia il Comune vuole andare fino in fondo e da qui è scaturita una “diffida ad adempiere”. In riscontro alla citata nota del 12 febbraio scorso il Comune ha contestato, in pratica, le relative argomentazioni circa la “presunta necessaria assoggettabilità alla volontà del CdA della Fondazione, della risoluzione consensuale del contratto di comodato d’uso sull’utilizzo dell’immobile di proprietà comunale“.

Al momento, ricordiamo, TaoArte non ha un Cda, che è decaduto dopo la dimissione di un componente dell’organo, e viene guidata da un commissario straordinario nominato dalla Regione nella persona di Sergio Bonomo. Il Comune ritiene che vi sia la “sussistenza del presidente della Fondazione alla stipula e pertanto alla revoca-risoluzione delle convenzioni e/o dei contratti in cui è parte la Fondazione medesima“. La casa municipale aveva diffidato nella fase conclusiva del mese scorso la Fondazione TaoArte a procedere alla “consegna immediata delle chiavi” della Casa del Cinema ed è stata allora fissata la data del 19 febbraio 2024 per tale adempimento. La consegna non c’è stata e adesso le parti si confronteranno in tribunale.

Il Comune spinge per ottenere le chiavi anche perché nel frattempo ha inserito l’ex pretura nel regolamento comunale dei beni da affittare e ha anche fissato, con relativa deliberazione di Giunta e di Consiglio comunale, le tariffe. Per esattezza è stata prevista una tariffa settimanale di seimila euro, otto euro mensile e mille euro al giorno, per mostre ed eventi.

La volontà del Comune è quella di monetizzare attraverso l’utilizzo dell’ex pretura e in questo contesto ha inserito l’immobile in un elenco di beni disponibili all’affito per eventi, in un contesto che interessa Badia Vecchia, Palazzo Corvaja, Palacongressi, Palazzo dei Duchi di Santo Stefano, i locali adibiti a centro anziani, ex chiesa del Carmine, ex chiesa San Giovanni dei Cavalieri di Malta, ex chiesa – convento Sant’Agostino, ex chiesa di San Francesco di Paola, ex circolo dei forestieri, Casa Grandmont, Parco Trevelyan, e le aree esterne di Badia Vecchia, Palazzo Corvaja, Palazzo Duchi di Santo Stefano, ed il terrazzo dell’ex chiesa-convento di Sant’Agostino.

Sull’ex pretura ora bisognerà prima vedere come finirà la contesa con Taormina Arte, anche perché l’approdo della vicenda in tribunale potrebbe determinare tempi non brevi in oggetto alla questione della riconsegna delle chiavi.

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