Tra kermesse di presentazione luccicanti, infermeria, pause di riflessione e lanci di slogan più o meno nazional popolari, il primo “step” di avvicinamento verso il voto della prima settimana di giugno si è consumato.
Negli ultimi giorni la notizia dello stop per ragioni di salute a Cateno De Luca ha di gran lunga sovrastato tutte le altre. CLICCA QUI
Questo dato rappresenta un importante indicatore del personaggio, del livello di aspettative contenute nel suo progetto e dello stallo del contesto invece dei “soliti noti” che svariano dai meloniani alla Lega e Fi, fino ad arrivare al mesto e poco desto Pd di Sicilia.
I grillini sembrano comprimari che si limitano a impiattare casi mediatici, con la testa alla legislatura di cinque anni fa e poco concentrati su questa, ma rischiano di farsi male nell’impatto con l’urna.
La superlista di Fi, obiettivamente, qualche pensiero al partito di Giorgia Meloni in Sicilia lo sta dando, ma c’è fiducia nell’effetto traino della premier e dei big calibrati per provincia. Ne beneficerà di certo il confronto.
Il punto è, per tornare all’ansia nei confronti di De Luca, che il panorama politico siciliano appare cristallizzato e poco motivato a giocare partite che non siano al ribasso e di conservazione.
Anche il leit motiv del rimpasto di governo regionale, suggellato dai punti percentuali presi o persi dai rispettivi partiti del centrodestra, rivela un impoverimento di fondo che rischia di consegnare alla coalizione di governo altri tre anni di imboscate, imbeccate dolose, malumori, mal di pancia e scarsa agibilità.
Cuffaro, infine, ha sfidato la statistica, una volta di troppo.
Dopo anni passati a far rinascere un movimento di centro che in Sicilia è cresciuto molto, si è voluto compiacere di un surplus di strategia, che alla fine lo ha penalizzato e ha dovuto prendere atto anche della spocchia sufficiente con cui viene guardato oltre lo Stretto quando si tratta di far decollare il suo progetto oltre l’Isola.
Sempre che la strategia non fosse quella di passare per confuso, mentre le idee rimangono chiarissime.