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Il report

Casa, crollano i mutui e scendono i prezzi: in Sicilia nelle compravendite il più ricercato è il trilocale

venerdì 17 Maggio 2024

L’analisi della domanda nei capoluoghi di provincia della Sicilia realizzata dal Gruppo Tecnocasa rivela il trilocale come tipologia più ricercata, seguito dal quattro locali e infine dal bilocale. I dati statistici notarili nel 2023 in Italia segnano un crollo notevole sulle compravendite (-7%) e mutui (-26%). Scendono i prezzi e si ricorre sempre meno ai finanziamenti a causa dell’impennata dei tassi d’interesse.

 

 

Report Tecnocasa, Sicilia: il trilocale la tipologia più ricercata nelle compravendite

 

Il trilocale, quindi, si conferma come già accaduto sei mesi fa ma avanza anche il bilocale. Il piccolo taglio, quindi, vede un aumento della concentrazione di richieste a conferma, in parte, del ritorno degli investitori che in genere scelgono questa tipologia anche in Sicilia.

 

Dati delle città siciliane

 

CITTA’ Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
PALERMO 1,4% 16,4% 46,5% 28,4% 7,3%
AGRIGENTO 0,1% 10,8% 63,1% 24,4% 1,6%
CATANIA 4,0% 24,4% 38,5% 27,4% 5,7%
MESSINA 1,0% 14,7% 47,7% 30,1% 6,5%
RAGUSA 0,0% 6,1% 43,2% 46,0% 4,7%
TRAPANI 0,4% 16,8% 45,2% 35,3% 2,3%

 

I capoluoghi di provincia siciliani seguono il trend nazionale sulle compravendite, confermando un elevato numero di richieste concentrate nei trilocali (soprattutto Agrigento e Messina) e nei 4 locali (con Ragusa e Trapani che emergono in particolare).

 

La Cala
Palermo

 

Nel segmento dei bilocali le richieste in particolare si concentrano nel capoluogo etneo con il 24,4% delle richieste ricevute e nelle città di Trapani (16,8%) e Palermo (16,4%).

Una buona percentuale di ricerche riguarda anche immobili più grandi come i 5 locali, in particolare le città più grandi e con grande afflusso turistico come Palermo (7,3%), Messina (6,5%) e Catania (5,7%).

 

Panoramica Catania dall'alto
Catania

 

Molto ridotte le richieste di monolocale che sono diventati il “brutto anatroccolo” del mercato immobiliare in Italia e in Sicilia. Non lo vuole più nessuno, o quasi. L’unica percentuale di un certo rilievo interessa la Catania con il 4% di richieste.

Fonte: Analisi della domanda per le città siciliane – Gruppo Tecnocasa

Dati nazionali

La domanda nelle grandi città italiane a Gennaio 2024 appare oggi concentrata prevalentemente sul trilocale che raccoglie il 40,0% delle richieste. A seguire il bilocale con il 25,3% e il quattro locali con il 22,4%.

 

 

Si nota, al contrario, una diminuzione della concentrazione della domanda sui quattro locali, come conseguenza dell’aumento dei prezzi che sta interessando le metropoli e dell’esaurirsi, in parte, della spinta data dalla pandemia alla ricerca di abitazioni più ampie. Il trend si conferma ormai da tre semestri.

L’analisi della domanda nei capoluoghi di regione che non sono grandi città, conferma il trilocale come tipologia più ricercata con il 51,6%, seguito dal quattro locali (22,7%) e infine dal bilocale che raccoglie il 21,6%.  In queste realtà cresce la percentuale di richieste di piccoli tagli come monolocali e bilocali, diminuisce quella sui trilocali e cinque locali confermando il trend registrato anche nelle metropoli. Si segnala però un aumento della percentuale di richieste dell’1,2% sui quattro locali, tipologia in queste realtà più accessibile grazie ai prezzi più bassi. Tra i capoluoghi di regione la percentuale di richieste di trilocali è più elevata a Catanzaro (65,8%) e a Venezia (63,7%).

 

Notai, dati statistici immobiliari: crollo dei mutui, continua il calo delle compravendite e dei prezzi

 

Nel 2023 in Italia ci sono state “1.030.507 compravendite immobiliari, rispetto alle 1.108.081 dell’anno precedente (in discesa del 7%) e una riduzione dei prezzi: il valore medio “si aggira sui 154.416 euro, in calo, al confronto coi 158.074 del 2022 e i 155.118 del 2021”. Lo si legge nei dati statistici notarili pubblicati oggi.

Tracollo per il valore economico complessivo dei nuovi mutui erogati: -26%. Si ricorre sempre meno ai finanziamenti – rilevano i notai – vista “l’impennata dei tassi”.

 

 

È quel che viene messo in evidenza nei Dati statistici notarili del 2023, il tradizionale rapporto relativo alle compravendite di beni mobili e immobili, mutui, donazioni, imprese e società stilato e diffuso dai notai italiani.

 

Il focus su Palermo

 

A Palermo si è registrato un aumento complessivo del 2,11% delle compravendite di abitazioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, segnando una buona performance rispetto a tante altre città italiane.

 

I mutui per l’acquisto della casa nei mesi di Gennaio e Febbraio 2023 sono diminuiti drasticamente del -26,54% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Stessa cosa anche per le surroghe, che sono calate del 33% nel primo bimestre 2023.

 

Il quadro complessivo

 

Il mercato immobiliare italiano ha mostrato segnali contrastanti nei primi due mesi del 2023. Sebbene a livello nazionale il calo delle compravendite sia stato del 2,7% rispetto allo stesso periodo del 2022, alcune province come Bari, Bologna, Torino e Palermo hanno registrato variazioni positive. In particolare, Torino ha visto un aumento delle transazioni immobiliari a febbraio rispetto a gennaio, nonostante un calo generale nel mese di febbraio.

Nel dettaglio, il calo delle compravendite di abitazioni si è manifestato prevalentemente nel mese di febbraio, con un -8,68% rispetto a febbraio 2022, mentre gennaio ha registrato un aumento del 5,43% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. La riduzione delle compravendite riguarda principalmente le prime case, con un calo del 6% per le transazioni tra privati e del 24% per gli acquisti da imprese. Al contrario, il mercato delle seconde case ha registrato un aumento del 2,82% nelle transazioni tra privati e del 3,37% negli acquisti da imprese.

Un altro aspetto critico è il calo dei mutui per l’acquisto della casa, che nei primi due mesi del 2023 sono diminuiti del 23,56% rispetto allo stesso periodo del 2022. La diminuzione è stata più accentuata a febbraio (-29,3%) rispetto a gennaio (-15,8%). Questo calo è significativo rispetto alla riduzione più moderata delle compravendite, suggerendo che sempre più persone stiano acquistando case senza ricorrere a finanziamenti bancari, probabilmente a causa dell’aumento dei tassi di interesse.

Il calo dei mutui ha interessato tutte le fasce d’età, con una diminuzione media del 21,15% nel numero delle persone fisiche che hanno contratto un mutuo. La fascia di età 18-35 anni ha subito una riduzione del 19,3%, leggermente inferiore alla media, probabilmente grazie alle agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa, in vigore fino alla fine del 2023.

La riduzione è stata più marcata nelle fasce d’età superiori, raggiungendo un picco del 33,3% tra i 66 e i 75 anni.

Analizzando più a fondo, il capitale erogato attraverso i mutui ha registrato una flessione del 20,7%, passando da 10,2 miliardi nel primo bimestre 2022 a 8,1 miliardi nello stesso periodo del 2023. Questa riduzione è stata meno pronunciata per i mutui superiori ai 500 mila euro (-8,46%), rispetto alle fasce di importo inferiore, che hanno visto cali più consistenti, come il -20,9% per mutui tra 100 mila e 150 mila euro e il -30,2% per quelli tra 150 mila e 200 mila euro.

In prospettiva, il Consiglio Nazionale del Notariato prevede un calo del mercato immobiliare del 10,7% per il 2023 rispetto al 2022. La riduzione più significativa è attesa nel segmento delle prime case, con una diminuzione del 17,1% per gli acquisti tra privati e del 16,1% per quelli da imprese.

Gli acquisti di seconde case dovrebbero calare del 2,5% tra privati e del 7,7% per gli acquisti da imprese.

Il settore dei mutui è previsto diminuire del 10,1% nel 2023, con tassi di rifinanziamento della BCE che potrebbero raggiungere il 4% entro dicembre. Tuttavia, la fascia di età 18-35 anni potrebbe vedere un incremento del 9% nei finanziamenti concessi, a differenza delle altre fasce d’età, che subiranno cali significativi, con un picco del -44,7% tra i 66 e i 75 anni.

Inoltre, il mercato delle surroghe dei mutui è destinato a ridursi del 49,5% rispetto al 2022.

In conclusione, il mercato immobiliare italiano sta attraversando un periodo di transizione, con variazioni significative a livello locale e un calo generale delle transazioni e dei mutui. Le agevolazioni fiscali e le condizioni di finanziamento continueranno a giocare un ruolo cruciale nelle dinamiche del mercato nei prossimi mesi.

Fonte: banca dati statistici notarili

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