Federmeccanica, Fim e Uilm hanno firmato l’ipotesi di accordo sulla contrattazione di secondo livello per le aziende metalmeccaniche che operano all’interno del Petrolchimico di Siracusa. Contraria la Fiom, che non ha firmato il documento e parla di “stravolgimento della piattaforma votata dai lavoratori”.
Lo scorso aprile Fiom, Fim e Uilm avevano presentato una piattaforma per il rinnovo dell’integrativo provinciale con l’obbiettivo di sanare le differenze di retribuzione fra lavoratori che Federmeccanica ha rimandato ai mittenti. “Federmeccanica non ha modificato la sua linea – dicono Francesco Foti e Antonio Recano, rispettivamente segretario generale di Fiom Sicilia e segretario di Fiom Siracusa – e non ha presentato una proposta che ci ha messo nelle condizioni di chiudere positivamente la trattativa. I lavoratori metalmeccanici – continuano i due sindacalisti – aspettano risposte. Occorrono strumenti reali che garantiscano, senza mettere in discussione i diritti acquisiti, il superamento delle disparità economiche che dividono oggi i lavoratori, tra quelli assunti prima del 2014 a cui si applica il vecchio integrativo e quelli assunti dopo a cui non viene riconosciuto nulla”.
Per la Fiom si apre così una stagione di vertenza per ogni azienda del compound del Petrolchimico. ”La piattaforma votata dai lavoratori è stata cambiata – concludono Foti e Recano – e, a quanto ci risulta, questa nuova ipotesi, firmata da Fim e Uilm, non porterà nessun aumento di salario e i lavoratori continueranno ad avere disparità retributive. Illustreremo nelle assemblee che stiamo programmando in tutte le sedi aziendali i motivi che ci hanno spinto a non firmare l’accordo, riservandoci di intraprendere azioni legali a tutela dei lavoratori”.