A poche ore dall’insediamento dei seggi a Palermo in tanti hanno rinunciato a ricoprire l’incarico di scrutatori. Su 2.400 sorteggiati in oltre 1700 hanno rinunciato alle lettere d’incarico inviate dagli agenti della polizia municipale.
Tanto lavoro, due giorni ininterrotti di votazioni e lo spoglio per 110 euro e in tanti hanno detto rispedito indietro la nomina. Domani mattina ci si potrà presentare nelle scuole per prendere l’incarico, ma il rischio è che si possa ripetere il caos che si è registrato per le elezioni del 2022, quando oltre agli scrutatori mancarono anche tanti presidenti di seggio.
Prima delle 10 di stamattina a Palermo era già stata costituita circa la metà dei seggi elettorali per le Europee. Circa una sessantina di presidenti di seggio non si erano presentati, ma secondo quanto si apprende già intorno alle 10 erano stati individuati cinquanta sostituti.
L’ufficio elettorale del Comune da mesi lavora cercando di formare i seggi. Anche quest’anno gli impiegati hanno fatto i conti con le tante troppe rinunce.
Si sta continuando a lavorare per riuscire a coprire i buchi nelle 600 sezioni che sono ancora tanti. Nel 2002, 174 scrutatori e presidenti di seggio non si presentarono nelle sezioni. Fra questi, 60 vennero poi denunciati perché si scoprì che alle operazioni di voto preferirono Palermo-Padova, la finale dei playoff, che garantì la promozione in B ai rosanero in programma proprio la sera del 12 giugno 2022.
Le procedure di costituzione dei seggi dovrebbero quindi completarsi regolarmente per l’inizio delle operazioni di voto, prevista per le 15 di oggi, scongiurando così i disagi che si erano invece verificati alle Amministrative del 2022.