Sicilia verso la classificazione a rischio Alto, per cui potrebbe protrarsi la zona rossa. E’ quanto emerge nella bozza de monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute con dati al 20 gennaio relativi alla settimana dall’11 al 17 gennaio. Ora bisognerà attendere tutti i dati per capire cosa deciderà il ministro della Salute Roberto Speranza.
L’Rt medio in Italia scende sotto 1 (0,97), dopo 5 settimane di crescita. Lo evidenzia la bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute, che indica ‘una diminuzione del RISCHIO di epidemia non controllata’ e una ‘lieve diminuzione’ dell’incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 giorni. RISCHIO ALTO in Sicilia, Sardegna, Umbria e provincia di Bolzano (erano 11 Regioni la settimana precedente), in 11 RISCHIO moderato (di cui 5 in peggioramento) e 6 con RISCHIO basso. in 12 Regioni terapie intensive sopra la soglia critica. La fase dell’epidemia resta ‘delicata’, si legge nel documento che invita a mantenere le restrizioni
Ecco in dettaglio la classificazione di rischio: alto per 4 regioni, Pa/Bolzano, Sardegna, Sicilia e Umbria; rischio moderato per 11 regioni: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Pa/Trento, Puglia, Valle d’Aosta e Veneto. In 5 regioni classificate a rischio moderato viene segnalata alta probabilita’ di progressione a rischio alto (Lazio, Marche, Molise, PA/Trento e Valle d’Aosta). Sei le regioni classificate a rischio basso: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria e Toscana. La classificazione del rischio viene stilata considerando, tra l’altro, l’incidenza per 100mila abitanti, nuovi casi segnalati nella settimana, il trend settimanale con i focolai (se in aumento o diminuzione), stima Rt puntuale, esistenza di zone rosse, valutazione della probabilita’ e di impatto, allerte sulla resilienza dei servizi sanitari territoriali.