L’Aula ha approvato, ieri, 26 giugno, ad una settimana di distanza dal passaggio in Commissione Bilancio, i vari DDL che vedono anche l’onorevole Ignazio Abbate tra i primi firmatari insieme al collega di partito Pace, recanti gli aiuti alle imprese e ai comuni.
In particolare il voto finale ha riguardato l’impinguamento di 10 milioni di euro per l’acquisto del foraggio con contestuale allargamento della platea dei beneficiari, ora estesa anche alle aziende agricole con le stalle in fase di risanamento da malattia.
10 milioni sono stati stanziati per le aziende produttrici di foraggio e cereali con contributo ad ettaro di produzione, 2,5 milioni per l’abbattimento degli interessi per le aziende agricole. 15 milioni per intervento in conto capitale per la realizzazione di vasche d’accumulo, pozzi trivellati, realizzazione impianti irrigui e l’acquisto di pompe sommerse purché si tratti di acquisti effettuati nel 2024. E ancora 45 milioni per i comparti dell’industria, del commercio e dell’artigianato per l’abbattimento degli interessi.
50 milioni di euro andranno ai comuni per l’extra costo legato al trasporto dei rifiuti per l’anno 2023 che farà abbassare di circa il 10% la Tari. 20 milioni per ripianare le passività dell’Ast, 20 milioni per la protezione civile e fronteggiare la crisi idrica legata all’utilizzo dell’acqua potabile per i comuni.
Abbate
“Ringrazio il presidente Schiani in primis e quindi tutto il parlamento, maggioranza e opposizione, perché si tratta di una manovra finanziaria diretta agli enti locali e alle aziende soprattutto per combattere la crisi idrica. Nei prossimi giorni verrà varata una ulteriore variazione di bilancio per mettere a disposizione ancora risorse ai comuni in piano di riequilibrio finanziario o in dissesto, per i consorzi di bonifica, per il comparto turistico e per interventi di manutenzione del territorio”.