Non ci sono medici disponibili. E così, dopo 7 mesi, sono stati nuovamente chiusi gli accessi dei pazienti nel reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale di Sciacca. Eventuali urgenze, ma anche gli stessi interventi programmati, sono dirottate al “Sal Giovanni di Dio” di Agrigento.
Da gennaio in poi, nell’ambito di una convenzione stipulata alla fine del 2023 e scaduta lo scorso 30 giugno, le sedute operatorie a Sciacca sono state garantite da un’equipe di chirurghi ortopedici del Civico di Palermo, capeggiata dal suo primario Franco Raso, mentre l’assistenza post-operatoria dei degenti e le prestazioni ambulatoriali sono state svolte da due medici in pensione, richiamati in servizio in regime di rapporto libero professionale.
Il fattoIl contratto con questi due medici però è stato risolto nelle settimane scorse dall’Asp di Agrigento perché ritenuto troppo oneroso. Il direttore generale dell’Asp Giuseppe Capodieci avrebbe chiesto agli ortopedici dell’ospedale “Buccheri La Ferla” di garantire gli interventi chirurgici. La trattativa è tuttora in corso. “È una situazione assurda – dice Ignazio Cucchiara, portavoce del comitato civico per la sanità di Sciacca – soprattutto se si pensa che il primario di ortopedia, il dottor Giuseppe Tulumello, vincitore di concorso per il ‘Giovanni Paolo II’, da mesi è stato trasferito all’ospedale di Agrigento. Insieme a lui anche un suo aiuto. E così, per far funzionare il reparto al ‘San Giovanni di Dio’, si sono portati via i medici di Sciacca. Riteniamo che si tratti di interruzione di pubblico servizio, e per questo abbiamo presentato un esposto alla procura della Repubblica”.