Una ripresa dell’attività effusiva sulla Sciara del fuoco dello Stromboli è stata osservata, a patire dalle 20:55, dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, di Catania, tramite l’analisi delle telecamere della rete di sorveglianza e da personale in campo.
L’ampiezza media del segnale sismico ha continuato a mostrare una tendenza al decremento e attualmente ha raggiunto valori che si collocano a un livello basso. L’analisi dei sismogrammi evidenzia un bassissimo livello di attività e nessuna evidenza di ‘explosion quake’.
L’analisi dei dati delle deformazioni del suolo non evidenzia variazioni significative alle stazioni delle reti di monitoraggio.
“Nuova riunione operativa sulle misure per la salvaguardia della popolazione sull’isola di Stromboli, per la quale è stato innalzato nei giorni scorsi il livello di allerta per attività vulcanica. Tra le misure messe in campo dal Servizio nazionale della Protezione Civile a tutela della popolazione, intensificata la presenza di personale dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato e Vigili del Fuoco sull’isola, a supporto del Sindaco e della protezione civile locale“. E’ quanto rende noto la Protezione Civile. Nella giornata di venerdì la Commissione Grandi Rischi, convocata dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, “ha confermato l’eccezionalità dei fenomeni osservati a Stromboli nei giorni scorsi, che hanno portato all’emanazione dell’allerta rossa e all’attivazione di una fase operativa di preallarme, e ha raccomandato che, nonostante l’apparente attenuazione dei fenomeni nelle ultime ore, si mantenga elevato il monitoraggio, sia per quanto riguarda una possibile evoluzione dell’attività vulcanica, sia per quanto riguarda la possibilità che il materiale vulcanico cadendo in mare provochi un maremoto, come già accaduto a dicembre 2002. A tale proposito, sulla base delle raccomandazioni della Commissione, il Sindaco sta provvedendo tramite ordinanza a interdire l’accesso alle spiagge più prossime alla Sciara del Fuoco o comunque più difficili da evacuare in caso di allarme tsunami”, spiega una nota.