Un medico in servizio al pronto soccorso dell’ospedale Papardo di Messina è stato colpito al volto sabato pomeriggio, con una testata, da un paziente psichiatrico, riportando un trauma cranico-facciale non commotivo.
Ne dà notizia la Uil-Fpl, che denuncia «le gravissime e difficili condizioni di lavoro» per l’affluenza di pazienti psichiatrici al pronto soccorso del presidio ospedaliero provenienti da tutta la provincia di Messina.
Sottolinea il segretario generale della Uil Fpl Livio Andronico: “Nonostante le precedenti denunce, indirizzate alle massime autorità cittadine e nonostante sia stata chiesta l’audizione in VI Commissione Sanità, al pronto soccorso generale del Papardo continuano a esserci gravissime e difficili condizioni di lavoro. Il personale subisce i disagi causati dall’affluenza di pazienti psichiatrici”.
La nota della Cisl
In una nota, la Cisl e la Cisl Medici di Messina esprimono solidarietà alla dottoressa aggredita. “Un’aggressione – affermano il segretario generale della Cisl Messina Antonino Alibrandi e il segretario generale della Cisl Medici, Giuseppe Costa – che è soltanto l’ennesimo atto di violenza contro la classe medica che registriamo. Già lo scorso 21 marzo, come Cisl e Cisl medici avevamo denunciato un altro caso con vittima una dottoressa del reparto di psichiatria anche lei colpita da un paziente psichiatrico. Questo episodio è la conferma che occorre attivare immediatamente quel tavolo di confronto che abbiamo chiesto per trovare le soluzioni più idonee a garantire sicurezza al personale in servizio e per una organizzazione che possa dare risposta alle richieste dei lavoratori dell’intera azienda Papardo”.
La nota di Ugl Salute Messina
Il segretario provinciale di UGL Salute Messina Fabrizio Denaro e il segretario provinciale UTL-UGL Tonino Sciotto intervengono in merito all’aggressione del dirigente medico dell’Ospedale Papardo: “Apprendiamo, con crescente preoccupazione, dagli organi di stampa cittadina dell’ennesimo caso di aggressione di un operatore sanitario negli ospedali cittadini. In questo caso un dirigente medico del pronto soccorso dell’Ospedale Papardo che sarebbe stato aggredito da un paziente psichiatrico. Altra aggressione si è registrata, sempre nella giornata di ieri, al policlinico di Palermo nei confronti di un operatore SEUS 118.
L’UGL Salute di Messina, come ribadito, purtroppo in numerose occasioni, ritiene necessario intervenire in maniera decisa con politiche di prevenzione e di repressione della violenza, come ad esempio l’utilizzo di tecnologie innovative, l’uso di sistemi anti aggressione collegati con le forze dell’ordine, o con la società di vigilanza o l’utilizzo di applicativi che consentano una migliore comunicazione tra operatori sanitari, familiari e caregivers che possono contribuire a ridurre i momenti di tensione o l’uso di bodycam.
Quel che più preoccupa è la peculiarità di questo caso, così come avvenuto in altre due occasioni nei mesi scorsi, l’aggressione viene da un paziente psichiatrico, un chiaro segnale che è insufficiente il modello della rete territoriale psichiatrica. Pare che al pronto soccorso del Papardo fossero già 4 i pazienti psichiatrici in attesa. Poche risorse, poco personale e probabilmente le aziende sanitarie e ospedaliere che non si parlano tra loro, almeno su questo problema. Ci auguriamo che la preannunciata riforma della rete ospedaliera dia le giuste risposte per il tema della psichiatria territoriale, e non sia una semplice ripartizione con matita e squadretta di ospedali e posti letto. Nei prossimi giorni invieremo una nota chiedendo l’istituzione di un tavolo di coordinamento contro le aggressioni che coinvolga tutte le aziende sanitarie ed ospedaliere. Inoltre, chiediamo la reale applicazione del Decreto Assessoriale 1603, un caso come questi necessita della segnalazione alla gruppo di lavoro rischio aggressioni per i conseguenti provvedimento, oltre ad una preventiva analisi delle condizioni operative e dell’organizzazione dei servizi considerati maggiormente a rischio. Infine, massima solidarietà da parte di UGL Salute Messina al medico colpito che possa tornare a svolgere serenamente la propria attività sul posto di lavoro