Si sono riuniti sotto Palazzo delle Aquile per manifestare il proprio dissenso. Protestano i rappresentanti sindacali del Comune di Palermo. Gli esponenti di Cgil, Cisl e Uil si sono radunati questo pomeriggio in piazza Pretoria per richiamare l’attenzione del sindaco Roberto Lagalla sulle emergenze della città. Un focus particolare è stato fatto sull’efficienza dei servizi e sull’apertura al partenariato pubblico-privato per le società Partecipate. Fatto di estrema attualità visto che tale manovra è attualmente inserita nella bozza di contratto di servizio di AMG al vaglio del Consiglio Comunale. A causa della mancanza di risposte alle domande poste, i sindacati hanno deciso di auto-convocarsi presso la sede del Comune di Palermo per il prossimo 22 luglio.
Il mancato confronto denunciato dai sindacati
I sindacati hanno chiesto più volte un incontro al primo cittadino sui temi più urgenti della città: dall’emergenza abitativa ai rifiuti, passando per le stabilizzazioni e la tutela dei posti di lavoro dei dipendenti comunali. Fatto ribadito anche dall’esponente della Cgil Mario Ridulfo. “Quella di non incontrare i sindacati è una scelta politica in linea con quanto fatto dal Governo Meloni, ovvero considerare le sigle dei lavoratori come gruppi civici. Non c’è la volontà di affrontare i temi, perchè l’idea è quella del comando e non quella del confronto. La qualità della vita in questa città è peggiorata. Palermo è indietro rispetto al resto d’Italia. Fatto che rende peggiori i servizi fatti con la macchina pubblica, a cominciare da quelli emessi dalle società Partecipate“.
Le società Partecipate
A proposito dei bracci dell’Amministrazione Comunale, i sindacati puntano il dito sull’apertura dell’Amministrazione a forme di partenariato pubblico-privato. “Questo è uno dei temi fondamentali – commenta Leonardo La Piana della Cisl -. Il sindaco ci deve dire qual’è la visione del sistema Partecipate. Il bilancio comunale non è solo quello di Palazzo delle Aquile, ma anche quello delle sue società in house. Non possiamo affrontare questo tema cercando di mettere pezze. Vorremmo un confronto sia tecnico che politico. Serve una visione di questa città“.
Appalti e subappalti, le considerazioni dei sindacati rivolte al Comune
“Oggi inizia un percorso per contrastare questo tipo di posizione intrapresa dal sindaco – Giuseppe Raimondi della Uil -. Noi chiediamo che venga ascoltata la città. Ci sono temi importanti da trattare. Non ci sono investimenti, decisioni o provvedimenti che possano trovare una logica se non c’è una visione. Vorremmo parlare degli appalti e dei subappalti, in quanto ciò produce un impoverimento del lavoro. La stazione appaltante potrebbe fare molto, già a partire dalla prevenzione di infiltrazioni di stampo criminale. Poi c’è il tema delle Partecipate. Se l’idea è quella di privatizzare, è meglio che lo dica. E’ inutile che si rimandi la questione. Chiediamo una convocazione. Non affidiamo ai burocrati le decisioni che deve prendere la politica”.
La replica del sindaco
Parole a cui è arrivata la replica del sindaco Roberto Lagalla. “Spiace leggere impropri giudizi espressi dalle organizzazioni sindacali confederali nei confronti dell’amministrazione comunale, sbrigativamente considerata immobile e inerte davanti alle emergenze della città. Evidentemente gli improvvisati giudizi non tengono conto delle 1.500 bare al cimitero dei Rotoli rimaste insepolte per anni o di un Comune lasciato senza bilanci approvati dal 2019, incapace di fare spesa e di investire su infrastrutture e servizi per i cittadini, così come ora si sta facendo, una volta faticosamente ricostituiti gli equilibri di bilancio. Sfugge, inoltre, che, nell’ambito delle attività proprie del Comune e delle aziende municipalizzate, le organizzazioni sindacali di categoria vengono regolarmente convocate e coinvolte“.
Lagalla sui fondi PNRR
“Chiarito, dunque, che l’odierna sollecitazione dei sindacati riguarda solo problematiche di ordine generale, si ricorda che le stesse organizzazioni confederali sono state già ricevute più di una volta e che è stata concordata l’istituzione di un tavolo di confronto, affidato alla Direzione generale, che ha svolto la sua ultima riunione, riguardante la spesa PNRR, non molte settimane or sono – aggiunge Lagalla -. È, altresì, doveroso ricordare, solo per fare un esempio, che questa amministrazione, dopo anni di immobilismo, si è impegnata ad adottare nuove politiche del personale, tornando ad assumere e portando a 30 ore metà dei dipendenti comunali, fin lì impiegati part-time a 13, 14 o 16 ore“.
L’affondo del primo cittadino ai sindacati
“Oggi vi è anche la concreta prospettiva di portare a full-time tutti questi lavoratori. Sorprende, infine, la gratuita dichiarazione resa a corollario, nell’occasione, da un consigliere di opposizione, il quale, visti i danni che il rinnovato governo della città è stato chiamato a riparare dall’inerzia degli anni precedenti, avrebbe più opportunamente dovuto scegliere la via del silenzio – conclude Lagalla -. A questo punto, viene da pensare che lo stesso, durante la passata legislatura, sia stato talmente impegnato a ricevere i sindacati, da non trovare il tempo per lavorare sulle emergenze della città, così come va fatto nell’interesse dei cittadini che reclamano atti concreti e migliori servizi.In ogni caso, chi mi conosce sa che non mi sono mai sottratto al doveroso confronto con le parti sociali e tale abituale comportamento non è e non sarà disatteso neanche questa volta“.