La Regione siciliana mette in vendita i bacini di carenaggio da 19 e 52 mila tonnellate che si trovano nello specchio d’acqua del Porto di Palermo.
Inutilizzate da oltre dieci anni, obsolete, al centro di una guerra di carte bollate con il raggruppamento di imprese che doveva ristrutturarle e fuori dal progetto della Regione che le voleva “fondere” in un solo grande bacino da 90 mila tonnellate, le due infrastrutture sono ormai da ostacolo alla navigazione delle navi da crociera in entrata e uscita dal Porto.
La vendita all’asta sarà gestita dall’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale (Adsp), per conto della Regione siciliana. Il lotto sarà unico. Una volta effettuata la vendita, il bacino da 19mila tonnellate dovrà essere rimosso entro 45 giorni dalla stipula del contratto, mentre il bacino più grande entro 75 giorni.
L’importo complessivo a base d’asta è di circa 3milioni di euro (3.077.750), e sarà aggiudicato con il criterio del miglior prezzo di vendita. Il termine di presentazione delle domande di partecipazione è alle 10 del 22 febbraio 2021. Le richieste sono gestite in modalità telematica sulla piattaforma e-procurement dell’Adsp. Le offerte saranno aperte un’ora dopo il termine di scadenza del bando, alle 11 del 22 febbraio 2021.