Federconsumatori Palermo ha inviato una richiesta urgente di intervento al Comune di Palermo e alla Rap affinché mettano in atto misure specifiche per la riduzione della produzione di rifiuti plastici e di imballaggi monouso nelle attività commerciali in città.
“In Sicilia mancano gli impianti di trattamento e riciclo della plastica, specialmente di quella monouso e della plastica di categoria 7, cioè quella unita ad altri materiali. Per tale motivo è fondamentale ridurre la produzione di rifiuti in plastica tramite politiche di incentivo e disincentivo. “Abbattere l’inquinamento da packaging non ecosostenibile è un impegno fondamentale per la città, ma un grosso costo per gli imprenditori– spiega il presidente di Federconsumatori Palermo, Pino Lo Bello –Non chiediamo loro di farcela da soli, chiediamo al Comune di aiutarli a farlo in modo concreto, con misure che abbiano un impatto positivo sul bilancio delle aziende coinvolte”.
La proposta di Federconsumatori è quella di incentivare le attività commerciali di ristorazione (da asporto e non) ad azzerare l’uso di imballaggi monouso, tramite sconti corposi sulla Tari. In particolare Federconsumatori propone una riduzione di almeno il 50% della tassa sui rifiuti per i ristoratori che offrono packaging riutilizzabile o che offrono ai clienti di usare contenitori propri per l’asporto del cibo acquistato.
Per coloro che sceglieranno di usare solo imballaggi totalmente biodegradabili (in sostituzione totale di quelli in plastica monouso), Federconsumatori propone uno sconto sulla Tari pari al costo degli imballaggi ecosostenibili realmente acquistati. Alle attività commerciali che eseguono queste buone pratiche, inoltre, il Comune dovrebbe assegnare un bollino di riconoscimento in modo che anche i consumatori possano scegliere con criterio dove acquistare il cibo.
I minori ricavi derivanti dagli sconti sulla Tari potrebbero essere in parte recuperati dai minori costi per lo smaltimento di minori quantità di rifiuti plastici. “La situazione rifiuti a Palermo non può migliorare a costo zero – conclude Lo Bello – ma di sicuro si possono trovare compromessi efficienti dal punti di vista economico ed efficaci dal punto di vista della riduzione dei rifiuti”.