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Gli obiettivi

Il report di Elena Pagana: “Lavoro svolto con dedizione, rendo noti i risultati raggiunti”

venerdì 2 Agosto 2024

Oggi è stata l’ultima giunta di governo per Elena Pagana, nel corso della quale sono state approvate le sue proposte. Il report sul lavoro svolto da Pagana, in questi due anni in qualità di assessore regionale al Territorio al fianco del presidente della Regione Renato Schifani, è ricco di attività finalizzate alla valorizzazione del territorio siciliano. Ventidue mesi di lavoro ininterrotto, portato avanti con spirito di abnegazione e passione.

“Il naturale avvicendamento al vertice delle pubbliche amministrazioni si uniforma anche al principio della continuità degli atti, che impone a chi completa il proprio mandato di farsi parte attiva affinché si possa proseguire il lavoro iniziato, con lo stesso slancio e con la stessa serietà di chi ha tracciato un solco, perché la buona politica impone la tutela dell’interesse pubblico e il rispetto della comunità amministrata.
Nel ringraziare chi ha avuto fiducia in me, chi mi ha collaborato, chi mi ha stimolato, chi mi ha accompagnato per mano in questo lavoro alla guida dell’Assessorato del Territorio e dell’Ambiente della Regione Siciliana, avverto il dovere di “rendere conto” dei risultati raggiunti, nella consapevolezza di aver raccolto il testimone con serietà e di lasciarlo oggi con la serena consapevolezza di aver lavorato con dedizione”, scrive Pagana nel suo report indirizzato al governatore siciliano.

Le attività importanti sono state tante e sono state portate avanti in sinergia con il Dipartimento Ambiente, anche alla luce degli obiettivi previsti dalle convenzioni internazionali, dalla programmazione comunitaria e dagli impegni del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Un’azione politica e amministrativa condotta con la consapevolezza che il binomio Ambiente-Territorio costituisce un assetto strategico e al contempo una sfida di lungo periodo.

Con questa premessa, l’ex assessore di Fratelli d’Italia ha voluto operare in una duplice direzione: realizzare gli obiettivi di rigenerazione territoriale affidati alla Sicilia e finanziati da tutti i programmi di spesa – Fesr, Psc, Fsc e Pont, garantendo il rispetto delle scadenze previste dei rispettivi crono programmi; per altro verso garantire l’equilibrio tra il principio della tutela ambientale con quello del corretto utilizzo delle risorse naturali al fine di creare una economia verde ed una economia blu che sostengono la necessità di crescita socio-economica della Regione.

Gli obiettivi agenda 2030 sono molteplici, un documento redatto e apprezzato in giunta che ha a che vedere con la Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile.
La Regione Siciliana con l’elaborazione della propria Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile si pone l’obiettivo di declinare a livello regionale i Sustainable Development Goal dell’Agenda 2030 e la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, secondo le previsioni dell’art. 34 del Codice dell’Ambiente. La SRSvS determina le priorità, gli obiettivi, gli strumenti e gli interventi assumendo cosi la funzione di orientamento della pianificazione e programmazione regionale verso gli obiettivi di sostenibilità e di neutralità climatica, nel rispetto del principio “non arrecare un danno significativo” elaborato quest’ultimo in sede Pnrr.

Alla luce dei cambiamenti climatici, è stato approvato dalla giunta regionale il programma di lavoro “Sicilia climate change”  per l’adozione della Strategia Regionale di Mitigazione ed Adattamento ai cambiamenti. Nel predetto Programma di lavoro (par. 5.5) è riportato il cronoprogramma delle attività che si svilupperanno nel triennio 2023-2026.

Sono stati inviati alla Giunta di Governo, per la presa d’atto, i componenti dell’Osservatorio regionale sui cambiamenti climatici cui all’ art. 6-bis comma 7, della L.R. n. 8/2018, modificata dall’art. 12 della L.R. 25 maggio 2023, n. 13.
Per la predetta norma risultano componenti dell’Osservatorio sette esperti: uno in rappresentanza delle Università Siciliane, uno in rappresentanza del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), uno in rappresentanza dell’Istituto italiano di Tecnologia (IT), uno in rappresentanza dell’Agenzia Nazionale per le nuove Tocnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA), uno in rappresentanza dell’Agenzia Regionale dell’Ambiente (ARPA Sicilia), uno in rappresentanza delle
Associazioni ambientaliste siciliane e uno in rappresentanza della Conferenza permanente Regione – Autonomie Locali.

Clicca QUI per il report completo.

 

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