Prosegui il viaggio alla scoperta dei castelli siciliani appartenenti al Consorzio Castelli di Sicilia.
In questa seconda puntata i protagonisti raccontano l’importanza che hanno avuto i Castelli di Marine, Mussomeli, Vicari e Butera.
Risalenti al periodo medievale, essi rappresentano non solo opere difensive ma anche simboli del potere feudale e dell’organizzazione sociale dell’epoca.
Castello di Marineo sorge su una collina che domina la Valle dell’Eleuterio nel XII secolo. Strategicamente importante, controllava le vie di comunicazione tra Palermo e l’entroterra siciliano. Oggi è un polo turistico di livello internazionale proprio per il mantenimento delle tradizioni locali.
Il Castello di Vicari è un castello tipicamente normanno posizionato sulla collina che domina il territorio circostante, sempre baciato dal sole. Fu un importante centro amministrativo e difensivo durante la dominazione normanna e successivamente in epoca sveva.
Il Castello di Mussomeli venne edificato nel XIV secolo su un’aspra roccia calcarea. E’ uno degli esempi più suggestivi di architettura militare siciliana, lontano dal centro abitato. Oltre ad essere un baluardo difensivo contro le incursioni nemiche era anche un centro di potere per le famiglie nobili locali. E’ stato e rimane teatro dell’antica Fiera del bestiame.
La tappa finale si questa puntata si conclude col Castello di Butera, costruito durante il periodo bizantino e poi ampliato dai Normanni. Questo castello era una roccaforte chiave e strategico per il controllo del sud della Sicilia, dal 1400 sino alla fine del feudalesimo.