C’è qualcuno che vuole riportare indietro le lancette del tempo a periodi nefasti per la Sicilia. Altri, la maggioranza, guardano invece al futuro cercando di rinchiudere quel passato in una prigione di dimenticanza. Le parole di Salvuccio Riina, figlio dell’ormai defunto boss della mafia Totò Riina, non sono passate inosservate. Anzi, hanno riaccesso i riflettori sulla necessità di prevenire ogni rigurgito nostalgico di simili fenomeni. L’erede del capoclan dei corleonesi, presente in città per celebrare le sue nozze, ha deriso l’intitolazione di via Scossone (luogo in cui risiedeva la famiglia Riina) alla memoria del magistrato Cesare Terranova, ucciso dalla mafia il 25 settembre 1979 insieme al suo collaboratore Lenin Mancuso. Fatto che non ha lasciato inerte la comunità corleonese, la quale ha reagito con veemenza alle parole del figlio di “Totò u Curtu”. A tal proposito, il Comune sarebbe pronto ad ulteriori azioni.
La reazione di Corleone alle parole di Riina junior
Il cambio di nome della strada è avvenuto nel 2018, periodo nel quale il comune di Corleone si trovava sotto commissariamento dopo lo scioglimento deciso dal Governo Nazionale nell’agosto 2016 “forme di ingerenza della criminalità organizzata che hanno esposto l’amministrazione a pressanti condizionamenti“. “Buon Ferragosto a tutti voi da via Scorsone 24, 90034, Corleone”, ha scritto Salvuccio Riina sul proprio profilo Instagram. Poche parole ma che hanno trovato immediatamente una forte reazione da parte dell’opinione pubblica. Fatto riconosciuto anche dal sindaco del paese alle porte di Palermo, il neoeletto Walter Ra.
“Sono stato inondato di messaggi di tanti corleonesi che hanno condiviso la nostra immediata reazione a queste uscite – dichiara il primo cittadino di Corleone -. Il presidio di legalità è costante. Abbiamo ricevuto la chiamata del Prefetto e del sottosegretario agli Interni. Non ci sentiamo soli. Lo Stato c’è“. Una presenza alla quale si deve unire un segnale forte, concreto. Fatto su cui lo stesso Ra sta già lavorando insieme alla sua Giunta. “Entro qualche giorno incontreremo Pasquale Scimeca, regista famoso molto impegnato sui temi della legalità, e vorrei che partecipasse anche Carmine Mancuso, il quale ha scritto una lettera molto accorata sul tema. Ragioneremo con loro sulle iniziative da qui ai prossimi giorni. La tutela di via Cesare Terranova e il concetto di non far passare sotto traccia simili uscite sarà una nostra priorità“.
Il botta e risposta fra maggioranza ed opposizione
Ma come in ogni storia politica italiana, c’è chi alza il dito e pone dei dubbi. Si tratta di Ciccio Nicolosi, ex sindaco di Corleone adesso all’opposizione. Il predecessore di Ra lancia attacchi all’esponente di centrodestra, ponendo l’accento su alcune scelte politiche fatte dalla nuova amministrazione. “Riina ha fatto quell’operazione di ricollocare l’orologio del tempo al pre-commissariamento, chiamando via Cesare Terranova con il suo vecchio nome, ovvero via Scossone. Tutti siamo d’accordo che queste sono dichiarazioni folli. Ma c’è nel contempo un elemento che è in capo al sindaco, il quale ha proposto una classe dirigente fatta di persone che erano in carica nel 2016, ovvero prima del commissariamento. Mentre Riina cerca di ricollocare il tempo a prima del 2016, senza riuscirci, il nuovo sindaco ha ripreso molto di quel periodo mettendo alcuni esponenti in Consiglio Comunale o addirittura in Giunta. E’ una contraddizione“.
Parole a cui Walter Ra ha deciso di rispondere a tono. “Evidentemente Nicolosi è soggetto ai postumi di una sconfitta elettorale. Alcune parti della mia maggioranza, fino a qualche mese fa, facevano parte della sua. La politica non sta litigando. E’ l’ex sindaco che sta litigando con se stesso. E’ un commento divisivo ma che non ha suscitato nessuna reazione da parte della comunità locale. E’ una polemica sterile, a differenza della vicenda di Riina junior che è invece molto grave e sulla quale non faremo mancare il nostro intervento e la nostra vigilanza“.