La Croce rossa per 5 giorni, dal 19 al 23 agosto, 24 ore su 24, ha fornito assistenza ininterrotta a tutti gli operatori in emergenza coinvolti nelle operazioni del naufragio del Bayesian. “Il comitato di Palermo della Croce Rossa Italiana, è stato attivato immediatamente ed è accorso sul luogo della tragedia con grande tempestività – dice una nota della Croce rossa – La chiamata all’alba del 19 agosto, annunciava il naufragio di una imbarcazione di lusso di 57 metri con 22 persone a bordo. Immediata la richiesta di intervento, da parte del Dipartimento regionale della Protezione Civile e della centrale operativa del comitato regionale CRI, al Delegato operazioni emergenza e soccorsi, Domenico D’Aleo che ha attivato tutte le procedure previste in situazioni di questa portata”.
Oltre alle squadre specializzate nelle emergenze, ed un equipaggio di soccorritori di Bagheria giunti per primi sul posto, le ambulanze sono state coordinate dal delegato salute Giorgio Cipolla. Attivato anche il servizio di emergenza psicosociale, considerata la presenza di una bimba di un anno, miracolosamente scampata alla tragedia, con la psicologa responsabile Alessandra Buccoleri, che ha assistito i superstiti, durante le cure nelle strutture sanitarie di Bagheria e Termini Imerese, e successivamente al trasferimento all’hotel Domina.
Nei 5 giorni di attività di recupero delle salme, si sono alternati, ininterrottamente, 92 volontari della Croce Rossa di Palermo, con ambulanze e mezzi di intervento usati per le calamità, come la torre – faro, a supporto delle attività dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco. I volontari inoltre, assieme agli operatori del 118, su autorizzazione del medico legale, si sono occupati del trasferimento delle salme al cimitero dei Rotoli e al Policlinico di Palermo a disposizione dell’autorità giudiziaria. “Siamo abituati alle emergenze – dice la presidente del Comitato di Palermo, Giorgia Amato – ma non ci aspettavamo di trovarci nel mezzo di una tragedia di questa portata. La Cri di Palermo, ha offerto anche un prezioso servizio di informazioni alla Irish Red Cross, nel riallacciare i contatti tra una mamma e la propria figlia, sopravvissuta al naufragio a Porticello”.