Tre gol subiti, due sconfitte, zero gol messi a segno e zero punti all’attivo. Le prime due giornate di campionato del Palermo sono da dimenticare. All’Arena Garibaldi la squadra di Dionisi non riesce a vendicare la sconfitta di Brescia e scivola rovinosamente anche contro la compagine di Inzaghi.
Il possesso palla si conferma uno dei capisaldi del club di viale del Fante, ma si rivela evanescente ai fini del risultato finale. Il 2-0 dei toscani, figlio di due ripartenze, infatti, ha messo in luce tutti i difetti di una formazione incompleta e impreparata. L’ultima settimana di mercato sarà determinante, ma non potrà fare certamente miracoli, considerando anche una condizione fisica non brillante.
I risultati non cambiano nonostante gli accorgimenti nell’undici titolare, in vista anche del primo turno infrasettimanale che si disputerà martedì a Cremona. Il tecnico toscano lascia in panchina Gomes, mvp al Rigamonti, e Lund. A sostituire il primo è a Saric, al posto del secondo spazio a Pierozzi. Una scelta, quest’ultima, che assume quasi le sembianze di una risposta a chi si interroga sull’assenza di un terzino sinistro di ruolo da affiancare all’americano.
I rosa sembrano entrare con il piede giusto in campo, ma il match si mette subito in salita. Al quarto minuto, alla prima ripartenza, i toscani sorprendono gli ospiti. La retroguardia siciliana si fa trovare in ritardo e impreparata. Leris scappa dalle grinfie di Pierozzi, dalla sinistra il pallone rasoterra attraversa l’area di rigore, scavalca Desplanches e invece dei piedi di Moreo trova quelli di un maldestro Nedelcearu: 1-0 Pisa.
Palermo sotto shock. Un inizio inimmaginabile e a tratti impronosticabile dopo il deludente secondo tempo di Brescia. La reazione non arriva e sono ancora i padroni di casa a prendere in mano le redini del gioco, sfiorando di un soffio il raddoppio già al decimo minuto. Dagli sviluppi di una punizione, Caracciolo stampa il pallone sulla traversa, con l’estremo difensore rosanero in totale appannaggio.
Il primo squillo lo regala Ranocchia al diciottesimo, con una gran botta al volo, ma senza impensierire Semper. I limiti restano evidenti. I numeri del possesso palla sono schiaccianti, ma la manovra resta sterile e priva di idee. A preoccupare maggiormente è l’incapacità di Insigne e Di Francesco di creare superiorità e freschezza. La squadra di Dionisi fatica così a penetrare la difesa nerazzurra, riuscendo solo in rare occasioni a insediare l’area di rigore avversaria. Le poche chance vengono poi vanificate dalla confusione, come dimostra la mancata comunicazione tra l’esterno sinistro e Saric, dopo il ghiotto suggerimento offerto dal numero 10. Di Francesco prova a farsi perdonare, sfruttando l’assist dalla trequarti di Blin, ma Semper si fa trovare pronto in posizione, allontanando il velenoso sinistro. L’ultima occasione, sullo scadere, è per Tramoni. Per lui “solo” esterno della rete, ma tanta paura per il club di viale del Fante che rientra negli spogliatoi sotto di un gol.
L’insoddisfazione di Dionisi è tangibile dalle prime sostituzioni: fuori Insigne e dentro Vasic. Nessun effetto sorpresa. Il Pisa dimostra fin da subito di voler chiudere il match con Moreo. Questa volta è bravo Desplanches a stendersi e negare la gioia al numero 32. Il Palermo accarezza il pareggio con Brunori, in cerca di riscatto dopo un primo tempo in ombra. Di Francesco piazza il pallone in area, il capitano schiaccia di testa sul terreno di gioco, ma Semper di esalta chiudendo magistralmente lo specchio della porta.
Piove sul bagnato e al cinquantanovesimo il Palermo è costretto a sprecare l’ennesimo cambio per infortunio. Lo scontro tra Leris e Nedelcearu si rivela fatale per il difensore rumeno, costretto a uscire in barella. Spazio dunque per l’esordio di Peda. Pochi minuti dopo al bomber italo-brasiliano ci riprova sfruttando la sfera allontanata dalla difesa, ma, seppur in due tempi, il portiere nerazzurro si impone.
Al sessantaseiesimo il Pisa affigge il sigillo. I toscani imbastiscono la ripartenza, guidati dal duetto Bonfanti-Tramoni. L’indecisione di Desplanches favorisce l’attaccante numero 94, che con freddezza insacca il 2-0. Il mister toscano tenta il tutto per tutto e stravolge la formazione. Le sostituzioni di Di Francesco e Saric per Henry e Gomes ridisegnano il modulo. La compagina rosanero si dispone con la linea a tre, con Blin arretrato, affiancato da Peda e Nikolaou, e due punte a guidare il reparto offensivo.
Il Palermo prova a sovvertire le sorti del match e trova in Diakité uno dei principali trascinatori. Il risultato non cambia e all’Arena Garibaldi il club di viale del Fante si accontenta di un’amara sconfitta.