“Da sempre il mio obiettivo è sostenere le imprese siciliane, vero motore della nostra economia, e con il “Programma Step” vogliamo fare un passo avanti decisivo in questa direzione. Questo programma, che mette a disposizione delle attività produttive dell’Isola un fondo di circa 600 milioni di euro, rappresenta una risposta concreta e tangibile alle esigenze delle nostre imprese”, così dichiara l’assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana Edy Tamajo.
Che aggiunge “Ogni giorno, incontro imprenditori che, nonostante le difficoltà, continuano a credere nella Sicilia e a investire in questo territorio. Sono loro che ci ispirano a fare di più e meglio. Per questo, abbiamo pensato a un programma che non si limitasse a fornire risorse economiche, ma che offrisse anche strumenti per innovare, crescere e diventare sempre più competitivi. Il nostro impegno è quello di sostenere le Piccole e Medie Imprese (PMI), che costituiscono l’ossatura del nostro sistema produttivo”.
Innovazione, digitalizzazione e sostenibilità: le chiavi del futuro
“Con questo programma – che fa parte del Piano Industria 2030 – , vogliamo promuovere soprattutto l’innovazione e la digitalizzazione, perché siamo convinti che solo attraverso il miglioramento tecnologico le nostre imprese potranno affrontare le sfide del mercato globale. Ma non ci fermiamo qui: la sostenibilità ambientale è un altro pilastro fondamentale. Credo fermamente che la crescita economica debba andare di pari passo con la tutela del nostro ambiente. Per questo, stiamo incentivando investimenti in tecnologie verdi e soluzioni sostenibili, che possano fare la differenza non solo per le imprese, ma anche per le future generazioni”, ribadisce l’assessore Tamajo.
Un impegno che guarda al futuro dell’occupazione
“Il mio impegno quotidiano è garantire che le risorse messe in campo possano creare nuove opportunità di lavoro e migliorare la qualità della vita dei siciliani. Vedo questo programma come un’opportunità straordinaria per rafforzare il nostro tessuto economico e offrire nuove prospettive ai nostri giovani, che sono la vera ricchezza della Sicilia. Con il Programma Step, siamo al fianco di chi investe, di chi crede in un futuro migliore per la nostra Isola e di chi ogni giorno lavora con passione e dedizione. Io sarò sempre dalla parte delle imprese siciliane e dei lavoratori, convinto che solo insieme possiamo costruire un futuro di successo per la nostra regione”, conclude Edy Tamajo.
Il Programma Step
Il Regolamento (UE) 2024/795 del Parlamento europeo e del Consiglio, emanato il 29 febbraio 2024, istituisce la Piattaforma per le Tecnologie Strategiche per l’Europa (STEP) e modifica una serie di direttive e regolamenti precedenti per allineare le politiche e i fondi europei agli obiettivi di sovranità tecnologica e innovazione strategica.
Obiettivi principali
Il regolamento mira a sostenere investimenti in tecnologie strategiche che rafforzino l’autonomia dell’Europa in settori chiave, come la tecnologia verde, digitale, e la sicurezza energetica. Questo è reso possibile attraverso una piattaforma che coordina e integra i vari fondi europei esistenti, ottimizzando l’uso delle risorse disponibili e facilitando l’accesso a finanziamenti per progetti innovativi.
Modifiche principali
Il Regolamento apporta modifiche a diverse normative esistenti, tra cui la direttiva 2003/87/CE e i regolamenti (UE) n. 1303/2013, (UE) 2021/1056, (UE) 2021/1058, (UE) 2021/1060, e altri. Le modifiche includono l’aggiornamento degli obiettivi strategici per incorporare le priorità della STEP e l’introduzione di nuovi meccanismi di finanziamento per sostenere la transizione verde e digitale. Inoltre, il regolamento prevede l’adozione di misure specifiche per sostenere le piccole e medie imprese (PMI) e progetti che contribuiscono agli obiettivi strategici dell’Unione, come la riduzione delle dipendenze tecnologiche esterne.
Implementazione e impatto
Il regolamento introduce anche misure per semplificare le procedure di finanziamento e garantire che gli investimenti siano distribuiti in modo equo tra i vari Stati membri, con particolare attenzione alle regioni meno sviluppate. L’obiettivo è di garantire che l’Europa possa competere a livello globale nei settori tecnologici critici, riducendo nel contempo le dipendenze da paesi terzi per tecnologie e risorse strategiche. Il regolamento entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, rendendo obbligatori i suoi contenuti per tutti gli Stati membri.