Alla fOn Art Gallery presso il Four Points by Sheraton di Aci Castello venerdì 12 febbraio alle ore 17.00 si svolgerà l’incontro con gli autori della mostra “Adorando Agata On the road“, il presidente del comitato festa di Sant’Agata e i rappresentanti di tutte le candelore promossa e organizzata dalla Fondazione OELLE Mediterraneo Antico (occorre confermare la propria presenza allo 095.2282011 o scrivendo a segreteria@fondazioneoelle.com).
La mostra inaugurata lo scorso 5 febbraio, si intitola “Adorando Agata On the road“, un progetto con un duplice codice narrativo che comprende racconti paralleli verso una visione “altra” del culto agatino, mettendone l’accento sul rapporto tra Agata e le strade, Agata e i suoni di una città senza filtri.
Il percorso espositivo comprende un documentario ideato dall’archeologo Nicola Laneri e le opere fotografiche degli autori Gabriele Diego Bonsangue, Annita Del Zoppo, Carmelo Nicosia e Anna Tusa.
Il progetto Adorando Agata On the road si apre con il video-documentario ideato e scritto da Nicola Laneri, diretto da Filippo Arlotta, intitolato significativamente “Adorando Agata“, che si propone di investigare il ruolo svolto dalla donna nella spiritualità delle società antiche e, allo stesso tempo, attraverso il mescolamento delle immagini della festa di sant’Agata e di oggetti archeologici legati alla devozione di figure femminili classiche.
Il documentario è, pertanto, un racconto poetico che mette a nudo la devozione del popolo catanese che, tra il 3 e il 5 febbraio, si ferma per vestirsi di bianco e seguire la “Donna” catanese per eccellenza.
Una festa dedicata a una donna che – come a Palermo per santa Rosalia e a Siracusa per santa Lucia – trasforma quella dimensione maschilista tipica della società siciliana in qualcosa di diverso, in cui Agata diviene la “madre” di tutti i devoti.
Il percorso espositivo continua con un’inedita esposizione di fotografia contemporanea. A partire dalla sequenza fotografica di Gabriele Diego Bonsangue dal titolo “Segni urbani di devozione”, ideata con l’intento di mappare e documentare le edicole votive dedicate alla Santa Patrona del capoluogo etneo.
Il progetto ha assunto connotati di più ampio respiro proponendosi di evidenziare la profonda relazione tra fede, cultura popolare e città. L’atmosfera di una città che dorme, in cui l’icona sacra diviene protagonista del suo territorio.
LE OPERE
La foto di Carmelo Nicosia, “Agata on the road” esalta il mix tra sacro e profano: riproduce un murale, un affresco contemporaneo realizzato all’esterno del muro di cinta della sede di barriera dell’Accademia di Belle Arti di Catania, assommando in sé il volto pop penetrante e sorridente della Santa e i colori di Catania.
L’immagine di Anna Tusa, “L’incontro“, proietta lo spettatore nel cuore della festa con gli occhi di un devoto. Quando avvolto dalla maestosa architettura barocca della Collegiata in un’atmosfera sospesa, attende il passaggio del fercolo della Santa che incontra la folla riunita per lei. Sotto una pioggia battente, la processione avanza lentamente, tra preghiere, penitenza, folklore e canti di devozione.
Nella serie di scatti “Cittadini” di Annita Del Zoppo, invece, viene mostrata la ritualità preparatoria alla festa: il devoto e la città tutta si vestono di bianco. Così inizia quel viaggio che porterà, attraverso le personali manifestazioni di fede, a trainare il fercolo, a condurre in processione il proprio cero votivo, o – semplicemente – a seguire silenziosamente la processione.
La foto “Agata/Kali” di un autore anonimo, ritrovata in un deposito di un’accademia d’arte, chiude il percorso espositivo con la sorprendente sovrapposizione delle due potenti icone femminili, in un ponte simbolico tra la devozione popolare catanese e quella indù.