Un pomeriggio ricco di emozioni e colpi di scena per i 23.230 tifosi oggi presenti al Renzo Barbera, ma con poche gioie. Termina 0-0 il match tra Palermo e Cesena, valido per la sesta giornata di campionato. Rimandata ancora la prima vittoria stagionale in casa.
Il protagonista di giornata, a grande sorpresa, non è Henry, Brunori o Shpendi, bensì il var. Una partita dal doppio volto per la compagine di Dionisi: un ottimo primo tempo propositivo, per poi cambiare il tenore della prestazione, divenuta calante e insoddisfacente al rientro degli spogliatoi. Il club di viale del Fante si conferma così un cantiere aperto, una macchina da rodare e con qualche ingranaggio da incastrare nel verso giusto, lontano da quanto ci si aspettava di vedere dopo la trasferta di Castellammare di Stabia.
Un sabato segnato però anche dal dolore per la scomparsa di Totò Schillaci. Palermitano di nascita, ma a cui non fu mai regalata la possibilità di vestire i colori della propria città, l’ex bomber di Italia ’90 è stato ricordato tra cori, lacrime e striscioni, sotto le note del tormentone di Bennato e Nannini “Notti magiche”. Tra i momenti più commoventi vanno certamente annoverati la coreografia in curva nord, il minuto di silenzio e l’appaluso partito al diciannovesimo minuto di gioco; diciannove come il numero indossato con la Nazionale.
Squadra che vince non si cambia. E così il tecnico toscano conferma il trio a centrocampo, formatosi in seguito all’infortunio di Blin, e quello in attacco, sostituendo il solo Di Francesco, ai box per sovraccarico muscolare, con Di Mariano. Dunque ancora panchina per Brunori, la cui fascia da capitano resta al braccio di Segre. Qualche accorgimento in difesa. In coppia con Nikolaou ricompare infatti Nedelcearu.
Fischietto in bocca e via. Parte subito lo spettacolo al Barbera. In appena sette minuti sono due i gol annullati. Il primo a bucare la rete è Shpendi, segue poi il piattone di Henry, ma il fuorigioco millimetrico di Di Mariano viene catturato dal var, che inchioda così il risultato sullo 0-0. Avvio ordinato e composto per i rosanero in contrastato dominio sul possesso palla. Il Cesena acquisisce coraggio con il passare del tempo e impartisce le maggiori preoccupazioni sulla destra, trainato dall’attaccante albanese.
Il club di viale del Fante si diverte, fa sorridere sugli spalti, ma pecca di imprecisione e sfortuna.
La partita si accende al ventiquattresimo. Uno scatenatissimo Henry si libera dalla doppia marcatura e da oltre venti metri trova solo l’esterno della rete, per un soffio. A distanza di pochi secondi a esaltarsi è Desplanches sul diagonale velenoso di Ceesay. I siciliani non cedono e assediano le zone di Pisseri, sotto la forza dal centravanti classe ’94. Insigne tenta il cross ma la palla è troppo veloce sia per Henry che per Di Mariano. Il numero 20 accarezza ancora una volta il vantaggio, ma questa volta è una deviazione a negargli la gioia.
La squadra di Mignani copre bene il campo e nonostante le pressioni mantiene inviolato il risultato. L’attesa si concretizza alla soglia del quarantesimo. Calò su punizione piazza la sfera sotto l’incrocio dei pali, ma Desplanches non si lascia ingannare e smanaccia in corner. A chiudere il primo tempo è il destro al volo dalla distanza di Gomes, che scavalca l’estremo difensore bianconero, ma non riesce a inquadrare di pochissimo lo specchio della porta.
I ritmi infuocati dei primi quarantacinque minuti trovano una battuta di arresto al rientro dagli spogliatoi. Il Palermo contiene, la formazione neopromossa forza la presa. Il var interviene ancora sull’imbucata di Shpendi, mentre il Guantone d’oro dei Mondiali under 21 è costretto a intervenire sulla conclusioni di Donnarumma e Mangraviti e l’incornata di Adamo sotto la traversa. I rosa faticano a ritrovare la condizione iniziale e subiscono gli attacchi degli ospiti, più pungenti e incisivi.
Persa l’espressione soddisfatta della prima metà di gioco, al sessantunesimo Dionisi corre ai ripari e scuote i propri ragazzi: dentro Le Douaron e Saric, fuori Insigne e l’ammonito Segre. La reazione non avviene e i cavallucci marini passano subito in vantaggio. Dagli sviluppi di un calcio d’angolo Bastoni tenta la conclusione dalla distanza. Il rimbalzo beffa Desplanches che non blocca e il pallone termina tra i piedi di Kargbo, bravo a smarcarsi da Gomes e mettere a segno lo 0-1. Il gioco si ferma e l’arbitro torna al var: fuorigioco di Shpendi e ancora 0-0.
I rosa “entrano in campo” negli ultimi venti minuti, senza però imprimere e lasciare il segno. Le Douaron prova la soluzione ma il tentativo termina alto sopra la traversa. Proseguono le sostituzioni: Brunori, Vasic e Appuah prendono il posto di Henry, Gomes (zoppicante) e Di Mariano. Il finale è rosanero. I siciliani schiacciano il Cesena nella propria metà campo e provano a impensierire Pisseri. Il tiro più impegnativo è però la punizione di Ranocchia. Neanche l’ingresso del numero 9 inverte le sorti del match e al termine dei sette minuti di recupero, arricchiti dal brivido regalato dal mancino spedito alto sopra la traversa di Vasic, cala il sipario al Barbera: 0-0.