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Gli aggiornamenti

Lampedusa, continuano senza sosta gli sbarchi di migranti: i soccorsi della guardia costiera

mercoledì 25 Settembre 2024
foto d'archivio

Sono 208 i migranti sbarcati a Lampedusa dopo che le motovedette della guardia costiera hanno soccorso quattro imbarcazioni salpate da Gianzur, Sabratha e Zuwara in Libia.

Sui natanti da un minimo di 29 a un massimo di 82 persone che hanno detto di essere bengalesi, egiziani, eritrei, pakistani e siriani. I gruppi sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove, al momento, ci sono 331 ospiti. In mattinata, su disposizione della prefettura di Agrigento, è previsto il trasferimento di 108 persone. Ieri, con un aereo organizzato dall’Oim, erano stati trasferiti in 178 a Bergamo.

foto di repertorio

Sembrerebbe che ci siano due dispersi. A segnalare l’accaduto i 55 migranti salvati davanti la costa dell’isola che hanno riferito, subito dopo essere stati issati a bordo delle unità di soccorso, che sul natante all’inizio del viaggio erano in 57. Le persone soccorse sono state già sbarcate a molo Favarolo e sono state controllate dai medici che si trovano sulla banchina. Intanto tre motovedette hanno avviato le ricerche nello specchio di mare antistante Capo Ponente.

Non c’è certezza che davvero vi siano due persone in mare, ma sono state avviate le ricerche dopo i racconti dei superstiti. Le testimonianze sono discordanti. Alcuni riferiscono di essere tutti, altri che mancano due persone all’appello.

 

 

AGGIORNAMENTI

 

Ore 15;15 –

Le attività a Lampedusa da parte della Croce Rossa Italiana, presidente Valastro: “I migranti non sono numeri ma vite”

Proseguono le attività di Operatrici ed Operatori, Volontarie e Volontari della Croce Rossa Italiana a Lampedusa. A fronte degli arrivi che si stanno verificando nella giornata di oggi, il Presidente della CRI, Rosario Valastro, invita a guardare oltre le cifre.

“I numeri sono importanti ma lo sono ancor di più le vite delle persone migranti che partono da lontano per raggiungere le nostre coste. Dietro la scelta di un viaggio, a volte disperato, reso difficile dalla distanza, da condizioni meteo proibitive, ci sono gravi crisi dei nostri giorni. Crisi sociali, economiche, sanitarie, climatiche, guerre. I media spesso ci impongono la logica dei numeri, dei flussi, dei fenomeni, delle emergenze, mettendo in secondo piano le ragioni di queste pericolose traversate, le condizioni che spingono migliaia di persone ad abbandonare la propria terra e i propri cari, le proprie radici”, ha dichiarato il Presidente della Croce Rossa Italiana in un video da New York, dove sta seguendo i lavori dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

“Non tutti riescono a portare a termine il loro viaggio. Il mare troppo spesso spezza le imbarcazioni con le quali donne, uomini, bambine, bambini, in alcuni casi neonati, sperano di arrivare nel nostro Paese e di vivere una nuova vita. Quella stessa vita viene loro portata via e, con essa, ogni presente e ogni futuro. Non parliamo di numeri ma di vite, lo ripeto, di persone fatte di cuore, di sogni, persone come noi per le quali essere nati in un posto del nostro Pianeta dove ci sono carestie, conflitti, malattie, pregiudizi e violenze non può e non deve essere una colpa. Aiutiamole a credere che avere un domani in cui la propria dignità umana sia rispettata, riconosciuta, tutelata è possibile. Serve uno sforzo globale per questo. Nessuno, da solo, può fare la differenza. Ma tutti, insieme, sì, possiamo farlo. I cuori e le braccia di quanti accolgono quotidianamente le persone migranti in ogni angolo del Pianetaha aggiunto siano capaci di trasmettere loro che tutto ciò è vero, che l’Umanità non è in dubbio né in discussione, che avere un futuro dignitoso è possibile. A prescindere dai numeri”.

“Le Operatrici e gli Operatori, le Volontarie e i Volontari della Croce Rossa Italiana, nei porti e nei centri in cui prestano servizio, fanno questo. Hanno davanti a loro migliaia di vite, migliaia di storie fatte di difficoltà, pericoli, condizioni sanitarie, sociali ed economiche al limite dell’immaginabile. Non ci sono numeri ma solo donne, uomini, bambine, bambini, neonati da aiutare, davanti ai quali un sorriso, l’amore di un gesto, fanno la differenza nel tenere viva la speranza che l’oggi sarà migliore di ieri, senza pericoli, senza sofferenza, con la dignità che ciascuno di loro deve vedere rispettata”, ha concluso Rosario Valastro.

 

Ore 15:05

Altri 101 migranti sono giunti a Lampedusa con 3 diverse imbarcazioni. Il primo gruppo, composto da 49 (5 donne e 5 minori) siriani e palestinesi, è riuscito ad arrivare direttamente sugli scogli di Cala Spugne. A intercettare i migranti sono stati i militari della guardia di finanza che hanno anche sequestrato il barcone di 10 metri salpato da Tripoli in Libia. Il gruppo ha pagato 5mila dollari a testa per la traversata.

La motovedetta G212 delle fiamme gialle ha invece agganciato, nelle acque antistanti all’isola, due natanti con a bordo 42 (3 minori) bengalesi, egiziani e siriani e 10 tunisini, salpati rispettivamente da Tajoura in Libia e Bengardene in Tunisia.

Salgono ad 8, con un totale di 367 migranti, gli sbarchi a Lampedusa a partire da mezzanotte.

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