Nell’ambito della dodicesima edizione di iDesign, la manifestazione fondata e diretta da Daniela Brignone, nello Spazio Sintesi di via Principe di Belmonte, spazio creativo e studio dell’architetto Rosa Vetrano, si è svolta la settimana palermitana del Master di I livello “Dalla Ford al Fard” promosso da “Abadir, Accademia di design e comunicazione visiva”, diretto da Vincenzo Castellana e coordinato da Caterina Scandurra. All’interno del programma, iDesign ha ospitato questa parte del Master, dal titolo “Di Volti, di suoni e di latta”, declinato con tre differenti modalità di espressione, apparentemente molto diverse tra loro, ma destinate a confluire in un’unica narrazione.
La settimana è iniziata con il designer Vittorio Venezia, progettista dello studio Martinelli-Venezia che si divide tra Palermo e Milano: approfondendo il tema dell’artigianalità, ha accompagnato studenti e studentesse nel pensare e progettare un oggetto che potesse raccontare la storia e la maestria delle lavorazioni del metallo, con l’obiettivo di ampliare la collezione delle Officine Calderai, micro-museo delle lavorazioni metalliche.
Con la fotografa Roselena Ramistella si è invece indagata la relazione tra luogo, oggetti e volti degli artigiani di Via Calderai, realizzando un photo dummy, ovvero un prototipo editoriale. La presentazione degli esiti dei due moduli – product design e fotografia – è avvenuta nel pomeriggio di giovedì 3 ottobre presso Spazio Sintesi, dove i partecipanti hanno allestito una mostra con i modelli in scala 1:1 degli oggetti progettati e il photo dummy. I progetti sono stati raccontati ai numerosi ospiti presenti, provenienti da Accademie e Università.
Con il terzo modulo, dedicato alla produzione musicale, si è conclusa la settimana palermitana del Master in Design strategico e Direzione Creativa – Dalla Ford al fard: presso lo studio Pl4tform di Vincenzo Callea è in corso la ricerca e lo studio delle sonorità di via Calderai, con l’obiettivo di progettare e realizzare una playlist e un jingle che possano contribuire a tramandare l’eredità di tutti quei mestieri che rischiano di scomparire, insieme al legame con la cultura materiale del territorio.