Strade sommerse dalle erbacce, residenti che non possono aprire le finestre del proprio appartamento a causa della presenza di rami non potati da anni. A questo si aggiungono tutti i problemi causati dalla presenza di topi ed insetti che prosperano a causa dell’incuria. E’ emergenza verde urbano nelle periferie di Palermo. Al netto di alcuni interventi sporadici condotti attraverso piani straordinari, le squadre di Reset nonché del dipartimento di Ville e Giardini fanno fatica a prendersi cura di tutto il patrimonio arboreo cittadino e a tenere puliti i marciapiedi delle vie del capoluogo siciliano.
L’allarme dalle periferie
A lanciare l’allarme è il presidente della II Circoscrizione Giuseppe Federico che, intervenuto ai microfoni de ilSicilia.it, ha commentato così lo stato del verde urbano nei territori di sua competenza. “Tutto ha un limite – ha rappresentato l’esponente di Fratelli d’Italia -. Oggi non possiamo più dare giustificazioni ai residenti sui ritardi relativi a potature e diserbi. Ci sono alberi che non consentono alla gente di utilizare i propri balconi e che mettono a repentaglio l’incolumità dei pedoni. Come succede in viale dei Picciotti, strada in cui sono presenti diversi plessi scolastici e in cui non si interviene da otto anni. Certo, non è tutta colpa dell’attuale Amministrazione. Però va detto che è stato annunciato da diverso tempo un piano straordinario di potature che doveva coinvolgere perfino aziende private. Ma ad oggi non si è visto nessuno“.
Emergenza verde urbano a Palermo: non solo alberi ma anche diserbi
C’è poi la questione legata ai mancati diserbi. Già in precedenza la nostra redazione aveva documentato lo stato di alcune aree della II Circoscrizione, come ad esempio via Li Puma. Ad oggi però la situazione non è migliorata, anzi a giudizio di Giuseppe Federico tutto si avvia verso un progressivo peggioramento. “Il verde anomalo è arrivato ad un metro e venti di altezza. Si aspettava la conclusione del piano straordinario delle scuole. Magari ce ne sarà un altro dedicato agli ospedali o a siti specifici. Ad oggi in periferia non si vede da tempo. L’assessore ha annunciato da tempo che si sarebbe intervenuto. Si è parlato anche di un appostamento di risorse da 700.000 euro. Le persone non possono più utilizzare i marciapiedi. Siamo sempre a segnalare le stesse cose ma le giustificazioni da dare alla gente sono finite“.
Gli investimenti nell’avanzo vincolato
Un tema di cui si è parlato anche durante il voto della delibera sull’avanzo vincolato, ovvero l’atto che ha deciso come investire i risparmi messi da parte nei bilanci del Comune di Palermo. Oltre 60 milioni di euro dedicati a investimenti, ristrutturazioni e manutenzione. Un capitolo, quest’ultimo, nel quale rientra anche il verde urbano: 4 milioni di euro da destinare a interventi di rigenerazione del verde e di messa in sicurezza dei danni causati dalle radici degli alberi. Soldi che dovranno essere investiti entro il 31 dicembre. Intanto c’è da fare fronte alle emergenze. E nonostante l’azione che ha riguardato le aree vicino alle scuole, quest’ultima non è bastata a colmare ritardi calcolabili in una scala di misura temporale di anni. L’imperativo, quindi, è quello di fare presto. Roma non si è costruita in un giorno. E così anche Palermo seguirà lo stesso principio. Ma da qualche parte bisognerà anche iniziare.