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La situazione

La partita sulla fase due del tram a Palermo: saggi, progetti e possibili variazioni CLICCA PER IL VIDEO

lunedì 12 Agosto 2024

Cinque nuove linee da completare entro il 2028 per dare organicità al trasporto pubblico ferrato di Palermo. Questa è la grande scommessa che si sta giocando sulla fase due del tram. Secondo quanto prevede l’addendum al Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (abbreviato PUMS), nei prossimi anni saranno realizzate (in quest’ordine) le linee C, B, A1, E1 ed F. Uno schema mirato a chiudere l’anello tramviario e a collegare così il centro con le periferie della città, un pò come i raggi di una ruota che collegano la base su cui insiste il cambio al suo cerchione. Fra il dire e il fare però c’è in mezzo un mare di burocrazia e di analisi progettuali da effettuare per cercare di ridurre al minimo l’impatto dei futuri cantieri sulla viabilità della città.

Tram a Palermo, a fine agosto attesa progettazione linea C

Certamente, la macchina burocratica ha bisogno di essere oleata. La progettazione esecutiva della linea C, attesa per giugno, è invece slittata alla fine del mese corrente. Appuntamento da non fallire. Altrimenti il rischio è che ci sia l’ennesimo rinvio dell’inizio dei lavori, attualmente fissato per novembre 2024. Gli interventi dovrebbero durare circa tre anni, ovvero concludersi entro novembre 2027. In poche parole, la chiusura del primo cantiere della fase due del sistema tram arriverà dopo la fine della consiliatura di Roberto Lagalla. L’Amministrazione lavorerà quindi per un fine superiore di cui godrà il prossimo Governo della città, qualunque esso sia.

I nodi da sciogliere: lo svincolo Basile

Sulla linea C, ci sono da sciogliere però i nodi legati allo svincolo Basile. Uno dei passaggi chiave dell’opera vista la presenza di una “barriera architettonica” da aggirare come viale Regione Siciliana. Come è noto inoltre, la zona in questione si trova a poche centinaia di metri dal ponte Corleone. Area che in futuro vedrà sorgere il cantiere per raddoppiare le carreggiate disponibili. Snellire il traffico e dotare la città di nuove infrastrutture di mobilità sostenibile sono i mantra dell’assessore Maurizio Carta e di tutta l’Amministrazione Comunale. Ma i problemi da risolvere, va detto, ci sono. A cominciare dal destino degli alberi di via Ernesto Basile. Fonti della commissione Urbanistica parlano di “una richiesta di una consulenza esterna a un esperto palermitano per capire se conviene lasciarli, oppure toglierli proponendo due percorsi alberati ai lati“.

I saggi sulla linea B

I tecnici della Sys (ditta incaricata dei lavori) e quelli del Comune di Palermo stanno lavorando anche su altri fronti. Nei giorni scorsi, dagli uffici di Palazzo delle Aquile è arrivato il via libera ai saggi da condurre sul sottopasso di piazzale Einstein. Uno degli snodi cruciali delle linee attualmente esistenti e che dovrà subire modifiche in seguito all’aumento di mezzi in transito previsto una volta completata le nuove tratte ferrate. La manovra risulta propedeutica infatti non solo alla sopracitata linea C ma anche alla linea B. Quest’ultima consentirà infatti di collegare il futuro terminal Notarbartolo con la Stazione Giachery.

I futuri cambiamenti fra terminal Notarbartolo e stazione Giachery

Sul punto d’interscambio di piazza Boiardo sono previsti importanti investimenti. A cominciare dall’allargamento della corsia riservata alla auto sul ponte che collega via Notarbartolo a via Leonardo Da Vinci. Un punto che, giornalmente, è protagonista di ingorghi e di rallentamenti al traffico. D’altra parte, anche l’area della stazione Giachery attende importanti cambiamenti. A cominciare dal nuovo giardino urbano da costruire attorno alla fermata della metropolitana e per finire con il collegamento alla porzione inferiore dell’anello ferroviario. Fatto che renderà l’area di fronte all’attuale mercato ortofrutticolo un vero e proprio punto d’interscambio per l’utenza dei mezzi pubblici.

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