Diritti, ambiente, arte e cultura, parità di genere, stili di vita: sono i temi su cui, nei prossimi mesi, saranno impegnati gli studenti siracusani le cui scuole aderiranno al Piano dell’offerta formativa proposto dal Comune di Siracusa.
I percorsi sono stati illustrati nel dettaglio durante una presentazione con tutti i soggetti pubblici e privati che hanno dato il loro contributo. Per il Comune hanno partecipato gli assessori della Giunta del sindaco Francesco Italia ed in particolare gli assessori alle Politiche scolastiche, Teresella Celesti, alle Politiche giovanili e alle Pari opportunità, Marco Zappulla, alla Legalità e alla Cultura, Fabio Granata, al Bilancio, Pierpaolo Coppa, e il presidente del Consiglio comunale, Alessandro Di Mauro. Presente anche la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Luisa Giliberto. I progetti sono stati descritti dal coordinatore Giuseppe Prestifilippo.
Quest’anno il Pof comunale si articola in otto proposte (nelle ultime ore si è aggiunto il corso di alfabetizzazione teatrale già svolto in passato) che, integrando i programmi scolastici con le specificità del territorio, hanno l’obiettivo di stimolare i ragazzi alla partecipazione creativa, alla condivisione e all’approfondimento attraverso laboratori e altri percorsi esperienziali. Sono destinate agli studenti di ogni ordine e grado, ai docenti ma anche alle famiglie. Sono in tutto 20 le scuole siracusane che hanno deciso di aderire a Piano. Si calcola che saranno poco meno di 4.000 gli studenti che parteciperanno alle varie attività.
“Il Comune si è dotato negli ultimi anni, di una fisionomia pedagogica per promuovere, intercettando il bisogno di formazione dei ragazzi, il senso di appartenenza a una comunità di persone che condivide gli stessi valori”, ha detto l’assessore alla Politiche scolastiche aprendo l’incontro. Celesti si è soffermata su due nuovi progetti: uno dedicato al ruolo delle donne a Siracusa; l’altro sulla percezione che hanno i giovani dei servizi comunali. “Nel primo caso – ha concluso – l’obiettivo è il superamento degli ostacoli culturali verso la parità di genere parlando del ruolo da protagoniste avuto dalle donne anche nella nostra città; nel secondo, contiamo di avere un feedback che ci possa guidare per le scelte dell’Amministrazione verso le nuove generazioni”.
«Credo nella formazione dei giovani – ha detto il presidente del consiglio comunale Di Mauro – e, grazie al Pof, il rapporto tra Comune e mondo della scuola si sta facendo sempre più stretto. Sfrutteremo questa opportunità per far conoscere ai giovani la nostra istituzione e illustrarne l’importanza per la vita di tutti i giorni».
L’assessore Zappulla ha annunciato l’imminente apertura all’Urban Center di un hub giovanile, «uno spazio aperto e attrezzato in cui i ragazzi potranno studiare o lavorare», e si è soffermato sul progetto “Chiedi di Lucia”, dedicato al contrasto del fenomeno della violenza sulle donne che ha impegnato l’assessorato alle Pari opportunità.
Questo l’elenco dei progetti del Pof con i nomi dei partner aderenti: “Educare alla legalità” con l’Ordine degli avvocati di Siracusa e il Rotary club “Siracusa Monti Climiti”; “Viaggio nel patrimonio naturale siracusano e nei musei civici cittadini” con Pro loco, Museo del mare, associazione SirMuMa, Wunderkammer, Villa Reimann e i naturalisti Nino Attardo ed Enzo Farinella; “Educazione ambientale – Economia circolare futuro del pianeta” con il Gruppo tecnico economia circolare di Confindustria Siracusa; “Siracusa delle Donne” con le rappresentanti della Consulta femminile del Comune; “Costituzione e cittadinanza attiva” con l’associazione culturale “Idea e azione” di Palermo; “Pro-Agon”, alfabetizzazione teatrale, con Fondazione Inda; “Ti presento il Comune” e “Rilevazione gradimento servizi comunali”, con il presidente del Consiglio comunale, Alessandro Di Mauro, e l’assessore Pierpaolo Coppa.
Finora ad avere riscosso maggiori adesioni è “Pro-Agon”, che terminerà con la messa in scena di uno spettacolo al Teatro Greco. I progetti si concluderanno con la produzione di elaborati facendo scegliere ai ragazzi quale modalità comunicativa adottare.