Per parlare di Finanziaria non è mai troppo tardi. Tra le principali azioni introdotte dall’ultima manovra alcune hanno riguardato molto da vicino gli automobilisti siciliani. Le misure messe a punto dall’assessorato all’Economia prevedevano infatti il cosiddetto “Straccia bollo” e uno sconto del 10% sul bollo auto a cui sommare un ulteriore sconto del 10% per i contribuenti che sceglieranno la domiciliazione bancaria della tassa automobilistica.
Se il primo, che prevedeva fino al 30 giugno 2024 la possibilità di pagare senza sanzioni e interessi gli arretrati del bollo auto in scadenza tra l’1 gennaio 2016 e il 31 dicembre 2022, non ha riscontrato particolari problemi e, al contrario, ha riscosso parecchio successo, il secondo è inciampato su qualche intoppo. Nei giorni scorsi dall’opposizione è emerso come in realtà, a distanza di circa nove mesi dalla sua approvazione, nessun cittadino è riuscito ad usufruire della norma. L’Aci, infatti, non avrebbe ricevuto nessuna comunicazione operativa dagli uffici regionali.
Tutta colpa della Regione? Ne abbiamo parlato con Silvio Cuffaro, direttore del dipartimento regionale Finanze, che ha ripercorso i lunghi mesi vissuti tra alti e bassi dalla misura. “Le problematiche relative a una parte dell’agevolazione – ha dichiarato – non sono per responsabilità della Regione, ma del nostro tesoriere, Unicredit. Tali disguidi sono stati riscontrati anche nelle altre Regioni che hanno portato avanti iniziative simili e avevano come tesoriera Unicredit“.
Nonostante gli ostacoli Cuffaro ha rassicurato: “Con il tesoriere, il ragioniere generale e la società che ha portato avanti il sistema di contabilità informatico della Regione stiamo trovando un modo per far applicare la norma in tempi brevi. Speriamo di stringere i tempi, anche perché dobbiamo far dialogare il sistema informatico della Regione, quello di Unicredit e quello di Aci, al fine di agevolare l’utente“.
I problemi sarebbero riconducibili alla posizione ricoperta fino a luglio scorso da Unicredit. “Nel 2024 – ha spiegato Cuffaro – la Regione ha subito un cambiamento importante, passando al sistema di tesoreria unica e a una contabilità con nuove procedure di pagamento, permettendo così di sbloccare fondi e spese. Con la nuova procedura informatica di contabilità ciò non dovrebbe più accadere. Ciò ha portato anche a un nuovo bando di gara per individuare quale istituto di credito dovesse svolgere il servizio e a luglio Unicredit si è aggiudicata la gara. In quel periodo dunque Unicredit era solo in proroga e non aggiudicataria del servizio“.
La matassa si appresta dunque a sciogliersi e la norma potrebbe comparire anche nella Finanziaria 2025. “Proporrò nuovamente all’assessore questa agevolazione. Se ci sarà l’ok predisporrò gli atti per inserirla nella Finanziaria 2025. E’ ancora presto e se ne parlerà sicuramente da metà novembre in poi perché l’orientamento del governo è quello di approvare la Finanziaria entro fine anno. E’ una tassa che negli anni ha avuto una bassissima percentuale di persone paganti, ma grazie all’agevolazione che la Regione ha messo in atto abbiamo avuto diverse decine di milioni di entrate. Inoltre riproporrò il condono per coloro che non si sono ancora messi in regola. Credo possa essere l’ultima possibilità concessa dalla Regione. Coloro che non me approfitteranno potrebbero ritrovarsi il pignoramento dei conti correnti e l’intervento dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione“.