“Non sarà solo un luogo di svago, ma anche uno strumento per la prevenzione e cura per le malattie sociali del nostro tempo”.
E’ questo l’obiettivo del parco inclusivo che verrà realizzato a Siracusa, pensato per diventare un luogo di incontro e di supporto per contrastare la depressione e altre sfide sociali contemporanee. Ad idearlo è stato Carlo Gilistro, deputato del Movimento 5 stelle, che racconta a ilSicilia.it questa nuova sfida.
Il progetto mira a offrire spazi accessibili e attività che favoriscano il benessere psicofisico, stimolando il senso di comunità e promuovendo un percorso di risocializzazione per persone di tutte le età e abilità. Inoltre, al suo interno, anche un’agorà per creare attività come convegni, confronti generazioni, ma anche spettacoli. Gilistro, essendo anche un pediatra molto attento alla salute dei cittadini, esplora l’importanza di spazi pubblici che incoraggino connessioni autentiche e un approccio integrato alla salute.
I benefici in salute della risocializzazione e di stare all’aperto
La risocializzazione, ovvero il ritorno a una partecipazione attiva alla vita sociale, offre numerosi benefici per la salute, sia fisica che mentale. Dopo periodi di isolamento o alienazione, come quelli sperimentati da molti durante la pandemia, la risocializzazione può svolgere un ruolo chiave nel migliorare il benessere generale.
Infatti, alcuni dei principali benefici sono:
- riduzione dello stress e dell’ansia: il contatto sociale stimola la produzione di ossitocina e serotonina, riducendo il livello di cortisolo (l’ormone dello stress) e favorendo una maggiore serenità e stabilità emotiva;
- prevenzione della depressione: interazioni sociali regolari diminuiscono il rischio di sviluppare sintomi depressivi, offrendo supporto emotivo e contribuendo a costruire una rete di persone su cui fare affidamento;
- miglioramento della salute fisica: il coinvolgimento in attività sociali, come passeggiate di gruppo o sport, promuove uno stile di vita più attivo, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari, obesità e altre patologie legate alla sedentarietà;
- potenziamento delle capacità cognitive: le conversazioni e le attività sociali stimolano il cervello, mantenendo viva la memoria e migliorando la capacità di concentrazione. Per gli anziani, questo è particolarmente rilevante per contrastare il declino cognitivo;
- aumento dell’autostima e senso di appartenenza: sentirsi parte di una comunità o di un gruppo aiuta a sviluppare un senso di appartenenza e identità, rafforzando la fiducia in se stessi e migliorando la percezione del proprio valore.
“La risocializzazione non solo favorisce il benessere emotivo e mentale, ma agisce anche come prevenzione per diverse malattie fisiche. Promuovere occasioni di incontro e spazi inclusivi dove socializzare è quindi essenziale per costruire comunità più sane e resilienti. Inoltre, in un’Isola baciata dal sole come la nostra, l’aria fresca e la luce naturale stimolano diversi processi fisiologici che contribuiscono al benessere psicofisico e alla salute generale”, conclude.