Sono queste le motivazioni che hanno spinto un gruppo di membri del Parlamento europeo a chiedere l’abolizione dell’ora legale. Gli oltre 60 euorodeputati hanno evidenziato, inoltre, che il sistema è obsoleto e che l’abolizione del cambio dell’ora è in linea con l’impegno dell’Unione Europea a semplificare, ridurre gli oneri inutili per i cittadini e facilitare la vita quotidiana nei 27 Stati membri.
Come il cambio dell’ora influenza il ritmo circadiano?
“L’ora solare, adottata in inverno, rispetta l’orario naturale del fuso orario locale. L’ora legale, introdotta in estate, consiste nel portare le lancette avanti di un’ora per sfruttare meglio la luce solare e risparmiare energia. Tuttavia, gli esseri umani sono regolati da un orologio biologico interno che sincronizza i cicli di sonno, fame, produzione di ormoni e altri processi vitali. Questo orologio interno necessita di stabilità per funzionare correttamente, adattandosi ai cicli di luce e buio naturali. Cambiare l’ora in modo artificiale, invece, può disallineare questi ritmi, causando disturbi del sonno, tra cui insonnia, risvegli notturni frequenti, difficoltà nel risveglio e sonnolenza diurna“.
Perché il cambio dell’ora aumenta i rischi di infarto e ictus?
“Diversi studi hanno dimostrato che le variazioni del ciclo sonno-veglia dovute al cambio dell’ora possono danneggiare l’organismo, soprattutto il sistema cardiovascolare. Per esempio, nel passaggio dall’ora legale all’ora solare (quando si perde un’ora di sonno), si è rilevato un aumento del 20% nel rischio di infarto. Viceversa, passando all’ora legale (quando si recupera un’ora di sonno), questo rischio si riduce. Altri studi evidenziano un incremento dei casi di ictus dopo il passaggio all’ora legale, soprattutto nei primi giorni successivi. Questo aumento di rischio potrebbe essere collegato a disturbi del sonno, sfasamento dei ritmi biologici e ormonali, e conseguente stress sul sistema immunitario. Le persone più a rischio includono le donne, gli anziani e chi soffre di patologie croniche“.
Cosa avviene a livello neurologico?
“Il cambio d’ora genera uno stress per il sistema neurologico. I segnali luminosi provenienti dall’ambiente, che regolano il nostro ritmo circadiano, entrano in conflitto con l’orario stabilito artificialmente, creando una sensazione di disorientamento. Questo problema è evidente soprattutto durante l’ora legale, quando la durata del sonno tende a ridursi. I giovani, già spesso soggetti a disturbi del sonno, risentono in modo particolare di questo sfasamento, con un rischio aumentato di patologie vascolari”.
Perché aumenta il rischio di incidenti stradali?
“Studi condotti dagli anni ‘70 indicano un aumento degli incidenti stradali a seguito del cambio d’ora, soprattutto durante il passaggio all’ora solare. Nei primi giorni successivi alla modifica oraria, la percezione di fatica aumenta, portando a livelli ridotti di attenzione e di concentrazione, con conseguenze gravi per chi si mette alla guida. Molti automobilisti non percepiscono chiaramente questo aumento di stanchezza, e di conseguenza non adottano misure preventive, aumentando il rischio di incidenti”.
Abolire il cambio dell’ora potrebbe ridurre questi rischi?
“Le principali società scientifiche, come l’American Academy of Sleep Medicine e l’European Sleep Research Society, sostengono che l’abolizione dell’ora legale a favore dell’ora solare permanente avrebbe benefici per la salute, poiché offrirebbe una maggiore stabilità dei ritmi circadiani. Al contrario, non esistono dati scientifici che confermino effetti benefici per la salute mantenendo l’ora legale tutto l’anno, nonostante l’idea di sfruttare meglio le ore di luce per le attività quotidiane”.