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Il caso

Assegnazione degli spazi pubblicitari a Palermo: il Comune ci riprova, ma si annuncia battaglia

lunedì 4 Novembre 2024
Palazzo delle Aquile, piazza Pretoria, Comune di Palermo

Il Comune di Palermo prova a riesumare il bando per assegnare gli spazi pubblicitari presenti in città. Era il 2020 quando l’ex Amministrazione comunale guidata da Leoluca Orlando approvò le regole di ingaggio dell’avviso che sarebbe uscito l’anno dopo. Una gara avviata sulla base di un regolamento approvato nel 2015 ma il cui impianto normativo affonda le sue radici nei decenni addietro. Negli anni, le Amministrazioni Comunali che si sono succedute hanno provato più volte ad allargare lo spettro delle aziende aggiudicatarie, al momento ridotto a soli due operatori. Ciò senza però riuscirsi.

L’assessorato alle Attività Produttive ci riprova

Giuliano Forzinetti

Oggi ci prova l’assessorato alle Attività Produttive guidato da Giuliano Forzinetti. “Il regolamento di riferimento è il documento approvato nel 2015 ed emendamento nel 2020. C’è poi da tenere conto della normativa sul Cup – spiega l’assessore –. L’ultimo bando risale al 2021. Era diviso in 14 macroaree. Ognuna di queste conteneva una superficie divisa in metri quadrati che si poteva collocare d’intesa con l’Amministrazione. Ogni lotto ha zone miste sparse per il territorio comunale“. L’idea degli uffci del Suap è quella di aprire i plichi con i nomi dei partecipanti che stanno concorrendo per aggiudicarsi una delle 14 macroaree in cui è suddivisa la città, ognuna delle quali comprende da un minimo di circa 300 spazi pubblicitari ad un massimo di oltre 600. Si parla di un valore complessivo di circa 27 milioni di euro per una concessione prevista di cinque anni, con possibilità di rinnovo per altri cinque.

Andare avanti o aspettare la sentenza del CgA?

Ma sul bando in questione, come detto, pende un ricorso al Consiglio di Giustizia Amministrativa portato avanti dalle ditte di settore. A questo punto, per il Comune di Palermo le scelte sono due: o andare avanti oppure fermarsi in attesa della sentenza di merito, la quale è attesa per gli inizi di dicembre. Se Palazzo delle Aquile soccombesse, il rischio è quello di ritrovarsi in merito con l’ennesimo nulla di fatto. “C’è un ricorso che pende al CgA portato avanti dagli operatori di settore – rappresenta Giuliano Forzinetti –. Abbiamo chiesto un parere all’Avvocatura per capire il da farsi. L’intendimento è quello di aspettare la sentenza di dicembre. Se il CgA darà ragione ai ricorrenti, dovremmo rifare il bando. Altrimenti, andremo avanti con il bando di gara al momento esistente. In ogni caso, non sarà necessario ritoccare il regolamento“.

In ogni caso, dichiara Giuliano Forzinetti, l’intendimento dell’Amministrazione è quello di combattere il fenomeno della pubblicità abusiva. “Ci sono molti che non rispettano le determine di rimozione che fanno gli uffici. Speriamo di poter appaltare un bando ad un’azienda che faccia le dismissioni. Le somme sono già allocate. Ci sono impianti sanzionati e che non vengono rimossi“.

Pubblicità, una materia da sempre terra di contese

D’altro canto, la vicenda legata agli spazi pubblicitari va avanti da molto tempo. Ci sono poi casi specifici in cui si combatte perfino sull’advertising degli impianti, anche quelli sportivi. Non è un caso che uno dei fascicoli più caldi della convenzione sullo stadio Renzo Barbera approvata nel 2020 fu proprio quello della pubblicità. E non vi è dubbio che anche sulla convenzione che il sindaco Roberto Lagalla si sta preparando a redigere, la questione dovrà essere affrontata con cura e dovizia di dettagli. “Attualmente la pubblicità interna dello stadio non è compresa nella convenzione – sottolinea Forzinetti –. Deve andare a bando pubblico. In quel caso, sarà competenza quantomeno concorrente dell’assessorato alle Attività Produttive“.

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