Il Consiglio comunale di Catania non sta vivendo i suoi giorni migliori. La freddezza della maggioranza nei confronti del sindaco Enrico Trantino è palpabile, e ciò è dimostrato dalle continue assenze degli alleati che rischiano di far saltare il raggiungimento del numero legale, spesso garantito dai gruppi d’opposizione. Tra Partecipate, voci di rimpasto e polemiche sulla giunta comunale, le giornate a Palazzo degli Elefanti non sono idilliache.
“Credo che sia legittimo, senza voler entrare nel merito delle tematiche, che a volte dei consiglieri comunali possano avere visioni diverse”, commenta il consigliere e presidente della commissione Cultura Giovanni Magni (FdI).
“È altrettanto evidente – continua Magni – che tutto ciò sarà motivo di riflessione interna ai partiti. L’unico vero atto concreto attualmente è quello del passaggio del consigliere Barbagallo dal Partito Democratico a Forza Italia. Considerando che, ad esempio, tra i banchi del Pd risiedono solo quattro consiglieri di cui uno è il candidato sindaco non eletto, mi preoccupa che qualcuno cerchi di alimentare dei conflitti interni quando la situazione dall’altro lato è tutt’altro che rosea. Si continuano a perdere pezzi ma si guarda in casa di altri“.
“Sulla questione partecipate – conclude il meloniano – non penso ci sia molto da dire. La composizione attuale non rispecchia i risultati delle ultime elezioni. In ogni caso la cosa più importante è scegliere persone di altro profilo che possano fare esclusivamente il bene della città per garantire servizi meritevoli e credo che il Sindaco Trantino stia andando proprio in questa direzione. In tutto ciò quindi il confronto tra i partiti per una visione comune delle partecipate credo sia corretto”.
“Una maggioranza litigiosa, divisa su questioni legate alla riorganizzazione delle partecipate e, pare, perfino su giochi di potere per alcuni assessorati. Ci chiediamo: è questo un atteggiamento responsabile?”, commentano i consiglieri del Movimento 5 stelle Graziano Bonaccorsi e Gianina Ciancio.
“Una situazione che lo stesso presidente del Consiglio – sottolinea Ciancio – ha definito di “perdurante stallo” nell’ultima convocazione della conferenza dei capigruppo, inviata in fretta e furia venerdì sera dopo l’ennesimo stop ai lavori. Siamo a poco più di un anno dall’insediamento della giunta Trantino e tanti, troppi, nodi stanno già venendo al pettine. Noi, come opposizione, ci ritroviamo puntualmente ad assistere increduli ad un balletto di uscite scomposte dall’aula, finalizzate a far mancare il numero legale, per motivi che nulla hanno a che vedere col merito dei provvedimenti. Pensare di andare avanti così per altri quattro anni è da irresponsabili”.
“È il momento che il Consiglio torni a mettere al primo posto l’interesse della città e dei suoi cittadini. Le divisioni interne non possono continuare a pesare sulla collettività, già fortemente provata. Esortiamo – concludono – i colleghi a superare le proprie controversie interne e ad adottare una politica responsabile, sbloccando i provvedimenti necessari a garantire l’efficienza e la sostenibilità della macchina amministrativa”.