Tra gli strumenti sul tavolo dell’Unione Europea a sostegno dei Paesi membri colpiti da catastrofi naturali e crisi inattese ci sono il Fesr (fondo europeo di sviluppo regionale), il fondo di coesione, il fondo sociale europeo e il fondo agricolo.
La Commissione europea ha presentato una proposta di incremento delle risorse, un passo approvato da Ruggero Razza, eurodeputato di Fratelli d’Italia e componente della commissione Budget del Parlamento europeo, ma tantissime sono le azioni al vaglio su scala europea per supportare i governi nazionali e regionali. Un cambiamento di regolamento che permetterà l’impiego dei fondi di coesione anche per il sostegno alla ripresa dei territori colpiti, segnando un passo decisivo verso una maggiore flessibilità e rapidità di intervento.
Nell’arco degli ultimi 12 mesi in Europa ci sono state venti grandi alluvioni. “Questo ha portato la Commissione europea, anche dopo un intervento da noi fatto con un atto del parlamento che ha recepito alcuni miei emendamenti, a immaginare nello scorso mese di settembre di avviare una modifica della regolamentazione per i ristori in caso di catastrofi climatiche“. A dichiararlo è Ruggero Razza, eurodeputato di Fratelli d’Italia. “Come noi abbiamo chiesto, si auspica che questa revisione avvenga entro dicembre“.
Una revisione che prevede la modifica dei regolamenti che disciplinano il Fesr (fondo europeo di sviluppo regionale), il fondo di coesione, il fondo sociale europeo e il fondo agricolo. Ciò che viene proposto è di “inserire delle regole che consentano di fornire un maggiore finanziamento e cofinanziamento per coprire fino al 100% i lavori di ricostruzione e garantire un finanziamento supplementare del 30% di questi fondi“.
Per ciò che riguarda il Fers e il fondo sociale europeo autorizzano poi che un massimo del 10% degli attuali fondi siano destinati al conseguimento di questi obiettivi consentendo di trasferire il 10% delle risorse da un fondo all’altro.
La Sicilia con questa misura avrà una disponibilità di 700 milioni di euro (solo dal Fesr) che potrà utilizzare per i lavori di ricostruzione legati alle calamità, facendo rientrare, soprattutto per gli agricoltori, anche tutti i problemi legati alla siccità. “Il sostegno sarà coperto al 100% e questa modifica consentirà agli stati membri di dare rapida assistenza in caso di emergenza agli agricoltori, ai silvicoltori e alle piccole e medie imprese con risarcimenti in forma forfettaria“.
Questa modifica del regolamento, che è stata molto sostenuta da Fratelli d’Italia, è l’oggetto di una serie di procedure legislative che sono state inserite nelle misure di utilizzo del fondo di solidarietà dell’unione europea, consentono di dare una risposta strutturale alla necessità di fare fronte all’adattamento del clima. Questi si occupano di ristori sulle catastrofi.
“Quello che noi chiediamo, come è accaduto per i 400 milioni di euro in Emilia Romagna, Toscana e Marche, che tra le grandi calamità fossero inserite anche la siccità e gli eventi legati al sisma e alle eruzioni vulcaniche che sono due rischi molto collegati al nostro territorio“.
“La migliore risposta al cambiamento del clima è la prevenzione” come aveva detto il ministro della protezione civile Nello Musumeci. Da qui si apre la volontà di investire sulla creazione in Europa di un fondo per la prevenzione.
“Serve uno sforzo in più. Per noi l’urgenza è proprio trovare risorse per creare un fondo europeo per la prevenzione e la gestione del territorio. Questo è il green deal di cui ha bisogno l’Europa, non le follie che il vecchio presidente Frans Timmermanns ha realizzato e forse anche nella sua impostazione la designata vicepresidente Ribera ha in mente di voler realizzare“.
Tra il 16 maggio 2023 e il mese di ottobre del 2024 le grandi alluvioni in Europa sono state più di 20 e hanno riguardato moltissimi stati dell’Ue, di queste 20 alcune hanno riguardato anche la Sicilia, quella di ottobre del 2024 a Licata, per esempio, o in minima parte quella dei giorni scorsi in provincia di Catania.
“Noi come partito e come gruppo parlamentare cerchiamo non soltanto che venga concessa la procedura di urgenza ma ci aspettiamo che il nuovo regolamento sui ristori possa essere approvato entro quest’anno, per diventare subito operativo in maniera tale da mettere in campo una mole importante di risorse economiche che sono quelle previste nella programmazione 21-27 dei fondi di coesione“.