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il fatto

Sicilia, Regione invia a Bruxelles programmazione comunitaria 2021-2027: vale 5,86 miliardi

mercoledì 23 Novembre 2022
Un altro tassello va a inserirsi nella fase di lancio della prossima programmazione comunitaria della Sicilia 2021-2027.

Al termine del lungo periodo di gestazione, durato due anni e in cui ha inciso anche lo stallo legato alle criticità di programmazione determinate dalla pandemia, la Regione ha inviato a Bruxelles, il documento relativo alla prossima programmazione comunitaria che vale 5,86 miliardi di euro, assegnati nell’ambito del bilancio della politica di coesione 2021-2027, ripartiti nei cinque obiettivi di policy previsti a livello comunitario adattati alle principali esigenze territoriali e di contesto della Sicilia.

L’ultimo adempimento in ordine temporale che è stato perfezionato ha riguardato l’autorizzazione da parte della commissione Via-Vas per l’impatto ambientale, preceduta dal docente universitario Aurelio Angelini. Con un proprio decreto, infatti, l’assessore al Territorio e ambiente, Elena Pagana ha sbloccato il parere di valutazione ambientale sulla programmazione del piano che avrà un impatto strategico sulle economie dell’Isola regolamentando i vari ambiti e assegnando specifici compiti in materia di tutela dei territori. Si tratta di disposizioni che, tenendo conto delle valutazioni già espresse dalla Commissione tecnico scientifica, prevedono il rispetto di misure e strategie ambientali da osservare per la salvaguardia e lo sviluppo sostenibile di tutte le aree interessate dal Piano-Programma.

 

Renato Schifani

«È l’ultimo atto di competenza regionale che conclude un iter complesso consentendo alla Sicilia di avere ogni strumento utile per governare le scelte dei prossimi anni e produrre sviluppo in ogni ambito seguendo quei criteri di protezione ambientale stabiliti a livello europeo, una vera e propria finestra sul futuro», ha affermato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.

 

Elena Pagana

L’assessore Elena Pagana, ricordando la mission del Po Fesr, ha sottolineato come «le declinazioni a tutela dei territori, nelle loro varie specificità, rappresentano un ulteriore impulso nel percorso tracciato dalle normative comunitarie che pone l’ambiente in cima alle priorità della Programmazione 2021-27». «Ora – conclude la titolare dell’assessorato al Territorio – spetterà proprio alla Commissione Ue procedere all’approvazione di quanto abbiamo definito: è un atto che attendiamo con fiducia, certi della qualità del lavoro svolto a vario titolo in sede regionale».

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