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Le dichiarazioni

Teatro Massimo di Palermo, Betta designato sovrintendente: i primi commenti

lunedì 18 Novembre 2024
Marco Betta

Il Consiglio di indirizzo della Fondazione Teatro Massimo ha affrontato i punti all’ordine del giorno, ha esaminato i curricula presentati e ha votato all’unanimità la nomina del maestro Marco Betta come sovrintendente, da proporre al Ministro dei Beni Culturali, confermando l’apprezzamento per l’attività svolta nel suo precedente mandato.

Ecco i primi commenti della politica regionale.

“Esprimo i miei più sinceri auguri al maestro Marco Betta per la riconferma unanime come sovrintendente della Fondazione Teatro Massimo di Palermo. Questa nomina rappresenta un importante riconoscimento per il lavoro svolto in questi anni, e per la passione e la competenza con cui Betta ha guidato una delle istituzioni culturali più prestigiose d’Italia”, ha dichiarato Edy Tamajo, assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana. “Marco Betta è un uomo di cultura e un lavoratore instancabile, capace di portare avanti un progetto artistico di altissimo livello, in grado di rispondere alle sfide del nostro tempo e valorizzare al meglio il Teatro Massimo come polo culturale e turistico. Sono certo che, con la sua leadership, il Teatro saprà rinnovarsi, attrarre nuovi pubblici e contribuire a far crescere l’immagine di Palermo nel mondo. Auguro al maestro Betta e a tutto il Teatro Massimo di Palermo un anno ricco di successi, consapevole che la sua guida sarà ancora una volta all’altezza delle aspettative del nostro pubblico e di tutti gli amanti della cultura,” ha concluso Tamajo.

 

Anche il deputato regionale di FI Marco Intravaia ha espresso il suo compiacimento per la decisione del Consiglio d’indirizzo della Fondazione Teatro Massimo di confermare Marco Betta nel ruolo di sovrintendente.

“Esprimo le mie più vive congratulazioni a Marco Betta, su cui il Consiglio d’indirizzo della Fondazione si è espresso all’unanimità per la riconferma della carica di sovrintendente del Teatro Massimo. Compositore di grande fama ed esperto del settore, Betta in questi anni è riuscito a portare l’ente lirico palermitano a livelli di alta competitività internazionale, sono certo continuerà sulla strada intrapresa guidando un’azione che tanto lustro sta dando non solo al teatro Massimo, ma alla città intera. A lui i migliori auguri di buon lavoro”.

 

La conferma di Marco Betta come Sovrintendente del Teatro Massimo è la scelta migliore per dare continuità ad un lavoro di altissima qualità che in questi anni ha fatto del Massimo uno dei cuori pulsanti non solo dell’attività culturale ma anche dell’attrattività turistica della nostra città. Insieme con la nuova governance del Teatro Biondo affidata a Valerio Santoro, le grandi istituzioni culturali della città si apprestano ad una nuova stagione di grandi sfide, che col supporto del Comune e di tutte le istituzioni coinvolte sarà sicuramente una stagione di ulteriore rilancio e crescita. Tanto Betta quanto Santoro, sono certo che potranno contare sul supporto del Consiglio comunale, sempre attento a dare il giusto sostegno al mondo della cultura”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio comunale, Giulio Tantillo.

 

BIOGRAFIA

Marco Betta è nato ad Enna nel 1964. È docente di Composizione al Conservatorio di Palermo, professore di Teoria e Tecnica della colonna sonora alla Luiss Creative Business Center a Roma e membro del Consiglio dei Garanti dell’Università Kore di Enna. Dal 2014 è Accademico di Santa Cecilia.    Dal 1988 al 1993 Betta è stato Coordinatore del Centro di Documentazione della musica Contemporanea del Cims di Palermo. Dal 1992 è stato consigliere di amministrazione e in seguito, dal 1994 fino al 2002, ha ricoperto l’incarico di direttore artistico del Teatro Massimo di Palermo che riaprì il 12 maggio 1997 dopo 23 anni di chiusura. Dal 1995 al 2000 è stato membro della Commissione Musica della Siae ed in seguito vice Presidente della Commissione Lirica. È stato consigliere di amministrazione del Conservatorio di Palermo dal 2001 al 2004 e dal 2005 al 2011 membro del Consiglio Accademico della stessa Istituzione.    Nel mese di giugno 2020, inoltre, Betta è stato consulente della riprogrammazione artistica del Teatro Massimo di Palermo e dal mese di gennaio 2021 ricopre la carica di direttore Artistico. Come compositore esordisce nel 1982 al Festival Spazio Musica di Cagliari. Nascono così una serie di lavori per strumento solo, per ensemble da camera come In ombra d’amore ballata per viola (1988) e Maiores umbræ per 5 strumenti (1989) con le quali inizia la sua collaborazione con la casa editrice Ricordi. La sua musica viene trasmessa ed eseguita in molti paesi d’Europa, negli Stati Uniti, Canada, ex Unione Sovietica, Argentina e Brasile. In Italia riceve inviti e commissioni da enti e festival come il Teatro Alla Scala, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, l’Accademia Chigiana di Siena, l’Arena di Verona, l’Orchestra Sinfonica della RAI di Roma, l’Orchestra Regionale Toscana. Nel 1993 su invito di Marco Tutino partecipa alla composizione del Requiem per le vittime della mafia con Lux aeterna su testo di Vincenzo Consolo. Attivo anche nel cinema e nella prosa compone la musica per i film Il Manoscritto del Principe (2000), Viaggio segreto (2007) e Viva la libertà (2013) con la regia di Roberto Andò, Maria Montessori (2007), Aldo Moro il Presidente (2008) e Le cose che restano (2010) con la regia di Gianluca Tavarelli, Con gli occhi di un altro (2010) con la regia di Antonio Raffaele Addamo

 

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