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La replica

Siccità, Pellegrino (FI) contro Venezia: “L’onorevole usa toni irresponsabili e compie atti inaccettabili”

lunedì 2 Dicembre 2024
Stefano Pellegrino

L’onorevole Venezia usa toni irresponsabili e compie atti inaccettabili, di cui ovviamente si assume ogni responsabilità in ogni sede. Di fronte alla crisi idrica dovuta alla carenza di piogge, chi governa e chi ha responsabilità amministrative è chiamato a fare scelte che tengano conto di tutte le necessità di tutte le comunità, utilizzando al meglio le risorse disponibili. Il Governo Schifani e tutte le strutture operative, dalla Protezione Civile all’Autorità di bacino, stanno facendo esattamente questo, bilanciando necessità e risorse perché le difficoltà non gravino esclusivamente su alcune comunità“.

Lo dichiara Stefano Pellegrino, capogruppo di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana, commentando l’occupazione della diga Ancipa da parte del parlamentare del Pd e di alcuni sindaci dell’ennese.

Chiunque si faccia portavoce di esigenze di singoli a scapito di quelle collettive – prosegue -, soprattutto se indossa una fascia tricolore o rappresenta i cittadini all’interno delle istituzioni, alimenta tensione sociale. Spiace notare che fino ad ora dal partito dell’onorevole Venezia non sia venuta una sola parola di condanna dell’operato di un suo autorevole rappresentante che non solo sta interrompendo un servizio pubblico, ma sta fomentando azioni che rischiano di innescare una catena incontrollata di tensione“.

 

Le reazioni

 

Continua la polemica del Pd contro Forza Italia relativa alla crisi idrica. Il capogruppo dei dem all’Ars Michele Catanzaro difende il collega di partito Fabio Venezia.

Michele Catanzaro

“A comportarsi in modo irresponsabile ed inaccettabile sono proprio Schifani e chi per suo conto gestisce in questo modo la crisi idrica. L’onorevole Pellegrino faccia un giro nei comuni siciliani e si confronti con i sindaci assediati da cittadini senz’acqua, invece di piegarsi in modo così servile di fronte agli input presidenziali e rilasciare dichiarazioni con accuse campate in aria nei confronti dell’onorevole Venezia”.Nella sua traballante difesa d’ufficio nei confronti del governo Schifani – aggiunge Catanzaro Pellegrino arriva a dire che la crisi idrica ‘è dovuta alla carenza di piogge’ quando sa bene anche lui che la maggiore responsabilità sta proprio nella gestione delle acque: dalle reti idriche alle dighe ed agli invasi, fino agli impianti che in molti casi sono inadeguati o attendono da anni interventi di manutenzione. E come se non bastasse leggiamo anche oggi la notizia di progetti di manutenzione di dighe andati persi e centinaia di milioni di euro definanziati per l’incapacità di chi governa”.

 

Anthony Barbagallo

“All’onorevole Pellegrino, che da capogruppo di Forza Italia all’Ars si erge a difensore di Schifani, della protezione civile dispensando, a suo modo, pillole di democrazia, voglio far notare che quei “singoli” a cui fui fa riferimento sono sindaci eletti e come, lui, rappresentano legittimamente una popolazione esasperata dall’inefficienza e dall’inadeguatezza con cui il governo regionale (non) si sta muovendo per affrontare l’emergenza siccità”. Così il segretario del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo replica al capogruppo di Forza Italia all’Ars, Stefano Pellegrino.

 

 

Carmelo Pace

“Le critiche devono sempre essere costruttive e non alimentare tensioni sociali che possono poi sfociare in gesti estremi. Chi utilizza il tema della crisi idrica per innescare una polemica politica, fomentando la popolazione, dia atto di cosa il governo Schifani stia facendo in piena emergenza e si impegni ad ipotizzare e proporre soluzioni per la Sicilia e i siciliani”. Lo dichiara Carmelo Pace, capogruppo della DC all’Ars.

 

 

 

 

Giorgio Assenza

La crisi idrica in Sicilia dovrebbe essere affrontata dalle comunità locali in un’ottica regionale, all’insegna del mutuo aiuto. Ben comprendiamo i disagi nell’Ennese, tuttavia auspichiamo che da questo territorio- così come da tutti quelli della nostra regione colpiti da questa drammatica emergenza- vi sia un grande spirito di collaborazione“. Lo afferma Giorgio Assenza, capogruppo di Fratelli d’Italia all’Ars, aggiungendo: “La decisione della cabina di regia di condividere le risorse dell’Ancipa a favore di due Comuni nisseni è temporanea ed è stata messa in atto per garantire intanto una soluzione tempestiva. Il governo Schifani sta mettendo in campo le soluzioni possibili per fronteggiare la crisi idrica e questo impone anche provvedimenti tampone contro i quali le istituzioni locali non dovrebbero replicare con azioni contrarie alle regole se non addirittura al di fuori della legge. Tutti, ora come non mai, dovremmo sforzarci di ragionare anteponendo il “noi” Sicilia all'”io” delle singole comunità locali. Inoltre- così come è auspicabile in tutte le grandi emergenze- le opposizioni dovrebbero fare fronte comune con chi governa, contribuendo con proprie proposte costruttive invece di lasciarsi tentare da polemiche strumentali e comportamenti all’insegna della demagogia“.

 

Salvo Geraci

“Criticare per partito preso il governo regionale e addirittura porre in essere atti al limite della liceità sull’emergenza siccità è inaccettabile.M C’è uno sforzo importante del governo Schifani per rimediare airitardi e alle inadempienze del passato. A ciò si aggiunge che è caduta pochissima pioggia. Ogni azione che modifichi l’approvvigionamento in alcuni territori è fatta sempre cum grano salis, senza arrecare disagi e preservando l’interesse generale. Non ci si può chiudere nella logica di pensare solo al proprio territorio ma occorre un orizzonte più ampio. Il civismo dovrebbe appartenere a tutti anche alle opposizioni”. Lo afferma Salvo Geraci capogruppo della Lega l’Assemblea regionale Siciliana.

 

Nuccio Di Paola

“Siamo al paradosso, sul versante della crisi idrica la situazione è catastrofica, e gli ultimi due governi, soprattutto quello Musumeci, hanno enormi responsabilità. Guai, però, a dirlo: per i deputati corsi a difendere Schifani, denunciare l’inefficacia delle scelte governative è alimentare tensione sociale. E, comunque, sia chiaro, la corsa all’acqua non può diventare una guerra tra poveri: l’approvvigionamento idrico va garantito a tutti, non ad alcuni Comuni a scapito di altri”. Lo afferma il referente del M5S per la Sicilia, Nuccio Di Paola. “Abbiamo persoaggiungegrandissime risorse economiche per rifare reti idriche e invasi, e le azioni messe in campo finora contro la siccità si sono rivelate del tutto insufficienti. Guai però, a sottolinearlo: per i difensori di Schifani si rischia di fomentare la popolazione, come se non bastassero a farlo i rubinetti perennemente a secco nel 2024, quando è una realtà l’intelligenza artificiale e si organizzano escursioni nello spazio, mentre in Sicilia si è costretti a girovagare con i bidoni e secchi in mano, rischiando di diventare la barzelletta d’Italia”.

Valentina Chinnici

“Il capogruppo di Forza Italia all’Ars, Stefano Pellegrino, si indigni per i finanziamenti persi da Schifani, Musumeci e il centrodestra tutto invece di attaccare l’onorevole Fabio Venezia e i sindaci che occupano la diga dell’Ancipa”. Lo dice Valentina Chinnici, deputata del Partito democratico all’Assemblea regionale siciliana. “Per colpa del centrodestra – spiega – la Sicilia ha subito un definanziamento di ben 338 milioni di risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, 104 milioni di euro di competenza della Regione e 234 delle Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina. Risorse per la realizzazione di opere preziose, tra cui alcune proprio in tema emergenza idrica, come la sistemazione di vasche e canali delle dighe Olivo, Sciaguana e Villarosa nell’Ennese, la messa in sicurezza dell’invaso di Rosamarina di Caccamo (Palermo), il consolidamento della diga Disueri di Gela”.

“Nel ricordo fecondo della figura e degli insegnamenti di Danilo Dolciconclude Chinnicie delle sue battaglie per la costruzione della diga dello Jato, continueremo a tenere alta l’attenzione perché l’acqua sia un diritto di tutti i siciliani”.
Massimiliano Conti

“Caltanissetta e San Cataldo sono vittime e ostaggio della prepotenza e condotta illecita di soggetti tra cui un parlamentare regionale”. Lo dichiara Massimiliano Conti, presidente dell’Ati Nisseno. “Comprendo l’ esasperazione dei sindaci – aggiunge – ma nessuno può aver l’ardire di vantare un diritto di prelazione e proprietà sull’acqua di Ancipa. Deve vincere il buon senso e il rispetto delle leggi e non la prepotenza. Qualsiasi interruzione della fornitura di Ancipa, come scritto formalmente e istituzionalmente, sarà oggetto di una azione ferma e decisa anche con le barricate”.

 

 

 

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