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Il documento

Ospedale di Corleone, comitato civico e sindaci contro il ridimensionamento del presidio

mercoledì 11 Dicembre 2024

Allarme per il ridimensionamento del presidio ospedaliero di Corleone.

La preoccupazione corale è stata espressa nel corso di una riunione al Cidma in cui tra il comitato “Voglio nascere e curarmi a Corleone”, di cui la Cgil è tra i componenti, e i sindaci della zona del Corleonese è stata manifestata piena convergenza per raggiungere l’obiettivo della difesa e del rilancio dell’Ospedale dei Bianchi di Corleone.

Al termine dell’incontro, è stato redatto e approvato un documento, inviato alle istituzioni, dove si manifesta forte apprensione per le notizie che trapelano dalla Regione sul ridimensionamento dell’ospedale, che manterrebbe solamente il pronto soccorso e la lungodegenza, e in cui vengono elencate le carenze d’organico della struttura sanitaria.
I firmatari chiedono invece il potenziamento e il rilancio del nosocomio per non privare un’importante fascia di popolazione dell’area interna del Corleonese del diritto alla salute.

Il comitato civico “Voglio nascere e curarmi a Corleone” e i sindaci della zona del Corleonese (Corleone, Bisacquino, Prizzi, Roccamena, Contessa Entellina, Campofiorito, Marineo, Bolognetta, Palazzo Adriano, Giuliana e Chiusa Sclafani) chiedono un incontro urgente al presidente della Regione Renato Schifani, all’assessore regionale per la salute Giovanna Volo, alla VI Commissione parlamentare dell’Ars, ai gruppi parlamentari dell’Ars per misurarsi sulle loro proposte.

La convergenza tra comitato e sindaci – dicono la segretaria della Camera del lavoro di Corleone Caterina Pollichino, il segretario della Lega di Distretto Spi-Cgil Dino Paternostro con a Leo Cuppuleri e Gregorio Pizzolato della Fp-Cgil – è importante perché sposta in avanti la vertenza sanità nella nostra zona. Si sta dimostrando che il diritto alla salute delle nostre popolazioni riesce a produrre quell’unità di intenti, necessaria per ottenere risultati positivi. Adesso aspettiamo gli incontri di merito, ma è certo che metteremo in atto tutto gli strumenti di pressione e di lotta per avere una sanità idonea ai bisogni delle persone che nel nostro territorio vivono“.

IL DOCUMENTO

I sindaci della zona del corleonese e il comitato civico “Voglio nascere e curarmi a Corleone” si sono riuniti in data 9 dicembre 2024 nella sala “C. A. Dalla Chiesa” del Cidma per un confronto ed una riflessione comune sulle notizie di stampa relative alla rimodulazione della rete ospedaliera in Sicilia, in base alla quale il P.O. dei Bianchi di Corleone sarebbe destinato ad avere solo il Pronto Soccorso e la Lungodegenza.
I sindaci e il comitato hanno convenuto che un simile provvedimento sarebbe un disastro per il nostro territorio, la negazione del diritto alla salute per i cittadini, che occorre in ogni modo scongiurare.
In questi ultimi anni la funzionalità di tutte le UU.OO. del Presidio ospedaliero “Dei Bianchi “di Corleone è stata penalizzata per la carenza di medici.
In particolare, è stata soprattutto penalizzata la funzionalità dell’U.O. di Pediatria e di conseguenza di quella di Ostetricia e Ginecologia.
La mancanza del Pediatra presente, infatti, non consente di partorire in sicurezza e alcuni pazienti (81) sono stati trasferiti presso l’ospedale Ingrassia; altri – circa 60 – si sono rivolti a cliniche private di Palermo.
È stata penalizzata la Radiologia, dove su 4 medici previsti è presente una sola unità. Anche con l’integrazione di altri medici provenienti da altri ospedali aziendali non si riesce a garantire la presenza h/24 per tutto il mese.
È stato penalizzato il Pronto Soccorso, dove la carenza di medici è allarmante: in atto c’è solo un medico strutturato.
È stata penalizzata la Cardiologia, dove su 3 medici previsti in pianta organica sono presenti solo 2 in convenzione per circa 6 ore al giorno, non garantendo la presenza h/24.
È stata penalizzata la Chirurgia, dove nell’ultimo anno su 6 medici previsti ne sono presenti solo 4. Non potendo coprire la presenza h/24 per tutto il mese e pertanto, soprattutto la notte, quando non sono presenti due chirurghi, i pazienti che necessitano di interventi urgenti (non differibili) vengono trasferiti, limitando i numeri e l’attività del reparto.
È stato penalizzato il Laboratorio di Analisi, dove manca 1 dirigente medico.
È stata penalizzata la Medicina, dove su 6 medici previsti ne sono presenti solo 4.
È stata penalizzata la Psichiatria (modulo 8 – CSM Corleone, CSM Lercara Friddi, SPDC Corleone), dove su 10 Medici e 1 responsabile, sono presenti 6 Mediici e 1 responsabile. Mancano pertanto 4 Medici.
Da circa 15 giorni è stata aperta la Lungodegenza, dove manca 1 medico dei due previsti, mancano gli O.S.S. (attualmente vengono utilizzati soprattutto il pomeriggio e la notte 2 unita per quattro reparti (Chirurgia, Ostetricia, Pediatra e Lungodegenza). Essendo l’assistenza multidisciplinare e venendo mancare una figura sicuramente ne risente l’efficacia e l’efficienza delle prestazioni.
I sindaci e il Comitato civico mettono in evidenza che il P.O. di Corleone, negli anni, è diventato punto di riferimento per le popolazioni del D40 di Corleone, del D38 di Lercara Friddi e di alcuni comuni (Marineo, Bolognetta, Godrano, Cefalà Diana) del D36, oltre che i confinanti comuni della provincia di Agrigento (S. Stefano Quisquina e Bivona. Ridimensionare l’ospedale, ridurlo a Pronto Soccorso e a Lungodegenza significherebbe mettere a rischio i livelli essenziali di assistenza sanitaria delle popolazioni di un ampio bacino interno della provincia di Palermo, che contribuisce molto a decongestionare i presidi ospedalieri e i pronto soccorso della città di Palermo.
Il nostro territorio, già penalizzato da una viabilità molto carente, dalla desertificazione abitativa (tanti giovani vanno via per ragioni di studio e di lavoro e spesso non ritornano più), e da una mancanza di lavoro adeguato alle aspettative dei ragazzi e delle loro famiglie, riceverebbe il colpo di grazia da una drastica riduzione dei servizi sanitari, in particolare da quelli offerti dal P.O. dei Bianchi.
Alla luce di tutto questo chiediamo che al nostro presidio ospedaliero venga assegnato il personale sanitario mancante, utilizzando tutti gli strumenti normativi ed economici necessari, che l’Asp già utilizza per altri ospedali.
Chiediamo anche che, accanto alle due ali ospedaliere esistenti, si realizzi la terza ala (già finanziata), affinché al suo interno si possa realizzare la tante volte annunciata “cittadella della salute”.
Chiediamo anche che vengano potenziati i servizi sanitari territoriali, dotando degli specialisti necessari gli ambulatori, assegnando il personale necessario al Consultorio Familiare, alla NPI e al Sert.
Nel merito di queste considerazioni e di queste proposte, i sindaci della zona del Corleone e il Comitato civico “Voglio nascere e curarmi a Corleone” chiedono un incontro urgente al Presidente della Regione in. Renato Schifani, all’Assessore regionale per la salute Giovanna Volo, alla VI Commissione parlamentare dell’Ars, ai Gruppi parlamentari dell’Ars.
In assenza di risposte chiare e concrete, i sindaci dell’area, le OO.SS., le associazioni civili e religiose e le popolazioni del nostro territorio metteranno in atto tutte le iniziative democratiche per difendere e rilanciare i servizi dell’ospedale e tutelare il diritto alla salute dei cittadini“.

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