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La cerimonia d'apertura

Capitale della Cultura, il passaggio di consegne da Pesaro ad Agrigento. Miccichè: “Renderemo protagonista il territorio”

sabato 11 Gennaio 2025

Si è aperta la cerimonia all’Auditorium Scavolini per il passaggio delle consegne di Capitale della cultura italiana da Pesaro ad Agrigento.

Alla presenza del sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi – era atteso anche il ministro Giuli che all’ultimo ha dato forfait – la città marchigiana celebra l’eredità del suo anno da Capitale della cultura 2024 e cede il testimone alla città dei Templi che assume il titolo per il 2025.

 

La cerimonia all’auditorium di Scavolini

 

All’evento sono presenti il sindaco di Pesaro Andrea Biancani, quello di Agrigento Francesco Miccichè e Rodolfo Ziberna, primo cittadino di Nova Gorica-Gorizia, capitale europea della cultura 2025. Tutti pronti a ricevere la “torcia capitale”.

Tra gli ospiti attesi, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e l’europarlamentare Matteo Ricci, già sindaco di Pesaro.

 

 

Il programma prevede il racconto dei successi del progetto “50×50 Capitali al quadrato”, che ha coinvolto ogni Comune della provincia di Pesaro e Urbino, e il viaggio culturale del territorio, esempio per le future Capitali.

Neri Marcorè, ambasciatore marchigiano, interpreterà il valore della “Capitale diffusa”, mentre sul palco sfileranno i grandi progetti di Pesaro 2024: dall’arte pubblica nei quartieri a Marina Abramovic e Ryuichi Sakamoto, fino ai premi internazionali come Bat_Bottega amletica testoriana.

 

 

La giornata si concluderà con la Notte bianca della cultura, un evento gratuito che animerà gli spazi artistici della città. Pesaro rilancia così la sua corsa per diventare Capitale europea della cultura 2033.

 

Le dichiarazioni del sindaco di Agrigento

 

Francesco Miccichè

“Raccolgo un testimone pesante, sarà una grande responsabilità replicare quanto fatto da Pesaro”: così il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, all’Auditorium Scavolini, nel pesarese, durante la cerimonia di passaggio che vedrà la sua città diventare capitale della cultura italiana 2025.

“Cercherò di seguire le orme dei sindaci Ricci e Biancani, così come del vicesindaco Viminiafferma -: ero qui a Pesaro l’anno scorso all’inaugurazione e oggi sono tornato per il momento conclusivo di questo anno”.

L’obiettivo che si pone il sindaco, per Agrigento e per la Sicilia, è quello di “rendere il nostro territorio più europeo”: “la nostra storia, che ha 2.600 anni, ci dice che siamo da sempre capitale di cultura, quello su cui dobbiamo migliorare sono il decoro urbano e le infrastrutture”.

Agrigento seguirà le orme di Pesaro soprattutto per quanto riguarda il progetto 50×50 che ha coinvolto per una settimana tutti i Comuni della provincia pesarese: “Renderemo protagonista tutto il territorio, non soltanto Agrigento, ne ho parlato con la provincia e anche con Lampedusa”, ha detto il primo cittadino.

 

Il sottosegretario Mazzi: “La cultura veicolo di pace”

 

“La cultura è un’occasione di crescita, è economia, è industria ed è anche veicolo di pace”: è quanto ha sottolineato il sottosegretario alla Cultura, al passaggio di consegne di Capitale italiana della cultura tra Pesaro e Agrigento.

Elogiando la città di Pesaro per il lavoro svolto nel 2024, Mazzi ha ricordato chequando una città è capitale della cultura lo è per sempre”. “L’anno della titolarità crea una forza che aiuta per il futuro e Pesaro è stata all’altezza dell’importanza del titolo”.

 

 

 

Sindaco di Pesaro, Biancani: “L’Italia migliore rappresentata da città come la nostra, Agrigento e Gorizia”

 

Andrea Biancani

“È stato un anno magico per Pesaro” dichiara il sindaco di Pesaro e ormai ex Capitale della cultura italiana 2024, Andrea Biancani. “È stato un anno straordinario perché Pesaro e i suoi abitanti lo hanno percepito – ha aggiunto il sindaco -. I cittadini ci sono stati vicino e ci hanno aiutato”.

“Durante il 2024ha sottolineato Biancani – abbiamo avuto picchi di turismo che hanno raggiunto anche un più 15% in periodi di alta stagione e del 30% nei momenti di bassa stagione”.

Il sindaco ha ricordato come Pesaro capitale della cultura abbiamo portato anche un messaggio di pace, “perché la cultura – ha evidenziato – è veicolo di pace”.

E ha concluso col dire che “l’Italia migliore è probabilmente rappresentata dalla provincia, da città come Pesaro, Agrigento, Gorizia che oggi sono qui per questo passaggio di consegne”.

 

 

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