E’ stata una giornata impegnativa, con tanta carne al fuoco, quella andata in scena ieri all’interno della Commissione Affari Istituzionali, presieduta dal presidente Ignazio Abbate. Alla luce delle divergenze ancora persistenti in tema di riforma della dirigenza regionale all’interno della maggioranza, che dovrà effettuare le ennesime verifiche, lo scoglio da arginare resta il dilemma tra la fascia unica e la fascia doppia (CLICCA QUI). Il voto in Commissione è stato così rinviato, dilatando ancora una volta i tempi di discussione, in attesa di risolvere i dissidi. Il confronto è serrato, non solo per quanto riguarda la norma attesa ormai da circa vent’anni, ma anche per quanto concerne la stabilizzazione dei “comandati”.
Alla presenza dei rappresentati sindacali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Cobas-Codir, Dirsi, Sadirs, Siad-Csa e Ugl, si è svolta all’interno della I Commissione l’audizione delle sigle sindacali in merito alle stabilizzazioni di personale proveniente da altre pubbliche amministrazioni, per colmare le carenze di organico. In particolare, si tratta di ventisei dirigenti e ventitré tra funzionari e istruttori che, in base ad alcune previsioni di legge, sono “comandati” presso gli assessorati alla Salute e all’Economia.
Dopo la presa di posizione del presidente Schifani è stata revocata la richiesta di poter avviare la procedura di mobilità riguardante l’assessorato al Bilancio. La procedura è stata così bloccata in attesa di approfondimenti, un dietro front dell’assessore all’Economia sulla mobilità di 49 comandati. Alessandro Dagnino ha ritirato infatti la firma sulla richiesta di assunzione alla Regione di dirigenti e funzionari prestati in comando ai dipartimenti da ospedali, Asp e altri enti pubblici, assieme all’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo.
Dubbi e perplessità sorgono successivamente alla mancata deroga presentata negli ultimi anni all’interno del Milleproroghe. Proprio da quest’ultimo aspetto i sindacati chiedono di ripartire, nella speranza di uno spiraglio di luce e speranza. Altro passo è quello invece che riguarda le procedure di verticalizzazione del personale interno, con l’intento di valorizzarlo il più possibile.
“Nulla togliendo all’attività che fino ad oggi questo personale ha espletato – si legge nella nota diramata dei sindacati – riteniamo che questo sia un fatto gravissimo che ci lascia totalmente stupiti per le modalità e gli intenti con cui si sta cercando di risolvere problemi gravi e storici che richiedono soluzioni caratterizzate, nello specifico, dalla massima trasparenza, tenuto conto che questa azione oltre a prevedere una rimodulazione delle procedure di reclutamento del personale dovrebbe essere realizzata nell’ambito delle facoltà assunzionali della Regione. Riteniamo che prima di ogni cosa è necessario potenziare e valorizzare le attuali risorse umane presenti in Regione, siano esse del comparto che della dirigenza, per poi mettere a concorso pubblico i restanti posti disponibili affinché ci sia qualche speranza per i giovani della nostra terra che si trovano in giro per il mondo in cerca di lavoro. Non è così che si salvaguarda l’efficacia e l’efficienza dell’amministrazione regionale e per tale motivazione chiediamo a Codesta Spettabile Commissione di essere convocati per dare le giuste risposte a tutti i lavoratori che rappresentiamo che da anni attendono di essere valorizzati“.